ADNOC sperimenterà ad Abu Dhabi la tecnologia di elettrolisi della start-up italiana Nemesys (grazie a Baker Hughes)

L’innovativa tecnologia di elettrolisi messa a punto dalla start-up italiana Nemesys presto sbarcherà, per tramite della multinazionale americana Baker Hughes, negli Emirati Arabi dove verrà sperimentata da ADNOC, la major energetica di Abu Dhabi.

Nel corso della conferenza UAE Climate Tech, che si è svolta recentemente ad Abu Dhabi, infatti, ADNOC e Baker Hughes hanno siglato un accordo in base al quale la corporation energetica emiratina sfrutterà la grande esperienza e l’ampio portfolio di soluzioni messe a disposizione da Baker Hughes per avviare progetti di produzione di idrogeno green e grafene su larga scala, con l’obbiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività.

La partnership – che rientra nel piano di decarbonizzazione al 2030 definito da ADNOC con un impegno economico di oltre 15 miliardi di dollari – prevede l’applicazione sul campo di 3 soluzioni fornite da Baker Hughes, tra cui rientra appunto la tecnologia per l’elettrolisi sviluppata dall’azienda toscana, di cui la stessa Baker Hughes, tramite la filiale italiana Nuovo Pignone, è diventata azionista di minoranza poco più di un anno fa. Questo innovativo elettrolizzatore verrà installato presso l’ADNOC Research and Innovation Center (ADIRC) in Abu Dhabi.

La seconda soluzione che verrà sperimenta da ADNOC (fornita da Baker Hughes ma sviluppata da Levidian) riguarda un sistema per la cattura del carbonio e la sua trasformazione in grafene di alta qualità, il cui utilizzo verrà poi testato in alcune applicazioni industriali dai ricercatori della Khalifa University. Infine, la terza tecnologia oggetto della partnership è stata da sviluppata da Ekona Power e riguarda la pirolisi del metano per produrre idrogeno a basso contenuto di gas a effetto serra.

“Siamo orgogliosi di supportare ADNOC nel suo percorso verso l’implementazione di soluzioni che possano contribuire all’avanzamento della transizione energetica” ha commentato Lorenzo Simonelli, Chairman e CEO di Baker Hughes. “La collaborazione è cruciale per accelerare la diffusione di sorgenti di energia a basso contenuto di carbonio”.