Anche il Consiglio dell’Unione Europea ribadisce il ruolo dell’idrogeno nella transizione energetica

Dopo le recenti iniziative dalla Commissione Europea a sostegno della filiera dell’idrogeno, interviene ora anche il Consiglio dell’Unione Europea – organo (basato anch’esso a Bruxelles) che condivide il potere legislativo con il Parlamento Europeo e che è costituito da funzionari di livello ministeriale di ogni Stato membro – che ribadisce ulteriormente l’importanza dell’H2 nel percorso di decarbonizzazione dell’economia continentale.

L’occasione è il documento di riepilogo dell’ultima ‘conclusione’ del Consiglio (che non va confuso con il Consiglio Europeo, organo composto dai Capi di Stato e di Governo degli Stati membri, che ha solo un compito di indirizzo politico), intitolata “A recovery advancing the transition towards amore dynamic, resilient and competitive European industry”.

Nel draft, datato 18 settembre, il Consiglio espone una serie di proprie raccomandazioni e indicazioni, alcune delle quali riguardano la transizione energetica e in particolare l’idrogeno.

Al punto 15 (di 24 totali in cui articola il documento), per esempio, il Consiglio “incoraggia lo sviluppo di ulteriori IPCEI (Important Projects of Common European Interest), specialmente nei settori dei gas industriali a basse emissioni, tecnologie per l’idrogeno, salute, eolico offshore e tecnologie per le rinnovabili, microelettronica”, inoltre “sottolinea il potenziale contributo degli IPCEI per il raggiungimento di un’autonomia strategia dell’UE” e “supporta convintamente il lavoro su nuove alleanze industriali nei settori della riduzione di emissioni, della gestione dei big-data, delle reti di telecomunicazione, dei microprocessori”.

Al punto successivo, il 16, il Consiglio accoglie favorevolmente “le iniziative attuate dalla Commissione di costituire piattaforme di inclusione come fatto con la European Hydrogen Alliance, finalizzate alla diffusione trasparente di informazioni rilevanti riguardo IPCEI presenti e futuri, e di alleanze industriali”.

Infine, al punto 19, il Consiglio, “consapevole che le misure di riduzione della CO2 debbano fare affidamento su soluzioni tecnologiche sostenibili”, “sottolinea che il processo di transizione energetica comprende la necessità di un approccio strategico al fine di assicurare una fornitura di energia rinnovabile affidabile”, cosa che dovrà essere accompagnata “da un quadro regolatorio che possa consentire la fornitura ininterrotta di energia rinnovabile a costo competitivo”, e “ribadisce che energie rinnovabili come l’eolico, tecnologie efficienti per il power e le tecnologie relative all’idrogeno giocheranno un ruolo importante in questa transizione”.

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