Anche la Gran Bretagna presenta la sua ‘hydrogen strategy’

La Gran Bretagna prosegue con la definizione della sua strategia per l’idrogeno, il cui obbiettivo è quello di sbloccare investimenti per 4 miliardi di sterline e generare almeno 9.000 nuovi posti di lavoro.

Il dipartimento Affari, Energia e l’Industria ha reso noto un nuovo piano del Governo di Londra, articolato in 10 punti e comprensivo di una dotazione di fondi pubblici pari a 105 milioni di sterline, ovvero 123 milioni di euro, destinati a sostenere la transizione energetica delle industrie più inquinanti.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, l’esecutivo britannico punta a fare del Regno Unito una delle “principali economie mondiali basate sull’idrogeno”. In quest’ottica, secondo Londra l’H2 potrebbe arrivare a coprire il 20-35% del mix energetico nazionale al 2050, con 100.000 nuovi posti di lavoro e una miscelazione al 20% nelle reti, con una produzione di 5 GW già al 2030. In quell’anno il nuovo combustibile potrebbe “rimpiazzare il gas naturale in 3 milioni di abitazioni all’anno circa, alimentando i trasporti e le altre attività economiche a partire dall’industria pesante”.

“Un forte sviluppo dell’economia dell’idrogeno – spiegano ancora da Downing Street – potrebbe valere fino a 900 milioni di sterline (1,054 miliardi di euro) creando oltre 9.000 posti di lavoro di elevata qualità al 2030, che potrebbero salire potenzialmente fino a 100.000 posti nel 2050 con un valore economico di 13 miliardi di sterline (15,23 miliardi di euro)”.

Già entro il 2030 comunque l’idrogeno potrebbe “giocare un ruolo importante nella decarbonizzazione delle emissioni, delle industrie ad alto consumo di energia come quelle chimiche, le raffinerie, della generazione di energia elettrica e dei trasporti pesanti su nave, su strada e su ferro, consentendo loro di abbandonare i combustibili fossili”.

Secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, il Governo inglese starebbe anche valutando la possibilità di costituire un Net Zero Hydrogen Fund da 240 milioni di sterline, tramite cui incentivare la realizzazione di hub per la produzione di idrogeno in tutto il Paese.

L’obbiettivo principale di Londra è quello di valorizzare il primato nazionale nell’ambito dell’energia eolica offshore, convertendo almeno parte della generazione di questo tipo di energia rinnovabile in idrogeno verde, con cui decarbonizzare il tessuto produttivo nazionale.

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