Anche la Valle d’Aosta fa il primo passo verso i treni a idrogeno

Anche la regione Valle d’Aosta inizia a prendere in seria considerazione l’utilizzo di idrogeno per alimentare i treni in sostituzione del diesel, sulle tratte non elettrificate.

Ieri (1° luglio; ndr) la Commissione regionale Sviluppo Economico, ha infatti espresso parere favorevole a maggioranza, con l’astensione del gruppo consiliare PCP, sulla proposta di legge avanzata dal Consigliere Claudio Restano (VdA Unie) che contiene disposizioni per “l’utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile” (andando a modificare la legge regionale n. 22/2016). I Commissari hanno anche nominato il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) relatore per la minoranza del testo di legge, che affianca il Consigliere Restano, già nominato relatore per la maggioranza.

“La Commissione – ha spiegato il Presidente Giulio Grosjacques (UV) – ha ritenuto di esprimere oggi il parere senza condurre audizioni in merito: la proposta di legge dispone, infatti, che la Giunta regionale, previe le consultazioni necessarie con gli operatori di sistema riguardo agli investimenti infrastrutturali, presenti al Consiglio Valle uno studio di interventi per la mobilità a idrogeno sia per la tratta ferroviaria Aosta/Ivrea, mediante un confronto tra il sistema elettrico e quello a idrogeno, sia per la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, valutando il rapporto tra costi e benefici della sua riapertura e un confronto tra la riapertura della tratta e il trasporto pubblico su gomma a idrogeno”.

Coem detto, però, non tutti hanno votato a favore di questa mozione, per il consigliere Andrea Padovani (PCP), che si è astenuto, “la proposta di legge non è coerente con il DEFR approvato dal Consiglio pochi mesi fa, nel quale viene inserita l’elettrificazione della linea ferroviaria e per la quale si sono trovati finalmente i fondi grazie al PNRR. L’ipotesi idrogeno è ancora oggi vista come una lontanissima prospettiva dagli esperti e potrebbe dilatare nuovamente i tempi per ottenere finalmente un trasporto ferroviario degno di questo nome. Mi spiace che, contrariamente alle mie richieste, la Commissione abbia scelto di non procedere ad alcun tipo di audizione, privando la discussione di quel necessario approfondimento”.

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