Anche l’Austria avvia i test dei treni a idrogeno di Alstom

Dopo la conclusione positiva della fase di test in Germania, e il successivo avvio dell’attività commerciale, il Coradia iLint, il treno a fule cell di idrogeno costruito da Alstom a Salzgitter, inizierà ad operare anche in Austria.

Le ferrovie nazionali OBB impiegheranno il convoglio ad H2 per 3 mesi, fino a novembre prossimo, su una serie di linee regionali per il trasporto passeggeri. Un’ulteriore fase di sperimentazione propedeutica a quella che dovrebbe essere poi un’adozione massiccia del treno a idrogeno e a zero emissioni di Alstom anche da parte delle ferrovie austriache.

“Con il suo utilizzo nelle operazioni regolari di trasporto passeggeri di OBB, il nostro innovativo treno Coradia iLint ha raggiunto un altro obbiettivo fondamentale” ha detto Jörg Nikutta, CEO di Alstom per la Germania e l’Austria, durante la cerimonia di lancio svoltasi a Vienna. “La tecnologia a zero emissioni di questo treno offre una valida alternativa ai tradizionali treni diesel, specialmente su linee non elettrificate. Sono particolarmente contento che un operatore importante del panorama ferroviario europeo come OBB si sia convinto delle potenzialità della nostra tecnologia e dei suoi vantaggi”.

“Ci consideriamo dei pionieri nella sperimentazione delle tecnologie a idrogeno in abito ferroviario. Stiamo attivamente lavorando per modellare la mobilità del futuro con tecnologie alternative” ha aggiunto Andreas Matthä, CEO di ÖBB-Holding.

La sperimentazione del treno Coradia iLint è iniziata in Bassa Sassonia a settembre 2018 con due prototipi che hanno svolto regolarmente servizi passeggeri per 1 anno e mezzo, percorrendo 180.000 Km. Ora 14 treni di serie sono stati commissionati e verranno consegnati in Germania entro il 2022.

Il passo successivo è quindi il mercato austriaco, me a breve i primi test potrebbero iniziare anche in Italia: Alstom ha infatti siglato nei mesi scorsi un accordo di collaborazione con Snam, proprio per studiare l’introduzione di treni a idrogeno nel Belpaese, dove le prime sperimentazioni potrebbero partire già nel corso del 2021.

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