Anche le utility USA guardano all’idrogeno: primo maxi-progetto in California

Con il costo delle rinnovabili in costante calo, anche le utility americane stanno guardando con crescente interesse all’idrogeno verde, come strumento per ridurre l’impatto ambientale delle loro attività.

Secondo un recente articolo del Wall Street Journal, diverse società del settore come NextEra e Dominion Energy avrebbero già avviato i primi investimenti in questa direzione, con un’iniziativa che contribuirà a rendere più competitive tecnologie oggi ancora costose ma inun prossimo futuro determinanti per distribuire energia carbon-free sostenendo quindi lo sviluppo delle rinnovabili.

L’operazione più consistente in questo ambito, però, sarebbe quella coordinata dal Los Angeles Department of Water and Power, la più grande utility degli USA, che si prepara ad investire 1,9 miliardi di dollari per convertire una centrale a carbone nello Utah: l’impianto, che serve molte piccole utility e cooperative energetiche e che storicamente è sempre stata la prima fonte di energia della California meridionale, verrà dotata di nuove turbine in grado di bruciare un mix di metano e idrogeno, quest’ultimo prodotto tramite eolico e solare.

Queste nuove turbine, che dovrebbero entrare in funzione nel 2025, inizialmente saranno alimentate da una miscela con idrogeno al 30%, ma entro 20 anni al massimo l’obbiettivo è quello di arrivare al 100% di H2, anche per rispettare una nuova legge della California che impone che le forniture di energia elettrica dello Stato siano totalmente carbon-free entro il 2045.

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