Anche nel Lazio e in Toscana sono pronti i bandi per la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

Cresce progressivamente il numero di Regioni pronte ad emanare – o che hanno già emanato – il bando per la selezione dei progetti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 3.1 “produzione in aree industriali dismesse”.

Recentemente si sono infatti aggiunte alla lista anche Lazio e Toscana.

Nel primo caso, la Giunta laziale ha approvato – con provvedimento pubblicato sul numero del 12 gennaio del Bollettino Ufficiale Regionale – l’avviso pubblico con cui verranno selezionati i progetti, a cui andranno 17 milioni di euro complessivamente. Le domande potranno essere presentate “a partire dalle ore 12:00 del giorno di pubblicazione sul B.U.R. del predetto Avviso Pubblico ed entro e non oltre le ore 18:00 del 24 febbraio 2023”.

Anche il Lazio, come altre Regioni, ha optato per la gestione finanziaria ‘decentrata’ per l’erogazione dell’agevolazione e la rendicontazione delle spese per i soggetti beneficiari, “la quale prevede che i soggetti beneficiari richiedano l’erogazione dell’agevolazione al MASE”.

Per quanto riguarda invece la Toscana, l’ente regionale ha annunciato con una nota che il bando per il finanziamento dei progetti per la produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana (Burt) il 18 gennaio prossimo.

La dotazione complessiva di fondi, per la Toscana, ammonta a 17,5 milioni di euro. I progetti dovranno riguardare la realizzazione di uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, comprensivi di eventuali sistemi di compressione e di stoccaggio dell’idrogeno oppure la realizzazione di impianti addizionali agli elettrolizzatori.

Saranno finanziabili i costi di investimento direttamente collegabili e funzionali alla realizzazione degli impianti, in particolare opere murarie e assimilate (nei limiti del 20% del totale dei costi ammissibili); macchinari, impianti e attrezzature varie nuovi di fabbrica; programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi (nei limiti del 10% del totale dei costi ammissibili); la progettazione degli impianti e delle opere da realizzare, la direzione dei lavori, i collaudi di legge e gli oneri di sicurezza connessi con la realizzazione del progetto (nei limiti del 20% del totale dei costi ammissibili del progetto).

La presentazione delle domande dovrà avvenire entro il 17 febbraio 2023. La graduatoria di merito dei progetti presentati dovrebbe essere pronta per il 31 marzo 2023.