Ansaldo Energia punta ad entrare nel settore della produzione di elettrolizzatori

di Francesco Bottino

Per ora si tratta solo di un obbiettivo, ma con profili già ben delineati: il gruppo Ansaldo Energia intende entrare direttamente nel settore della produzione di elettrolizzatori, puntando in particolare sulle tecnologie innovative.

Lo ha rivelato Federico Bonzani, Responsabile R&D di Ansaldo Energia, intervenendo al convegno ‘La catena del valore dell’idrogeno – Dalla produzione all’utilizzo finale’, organizzato presso il Politecnico di Milano dalle associazioni ANIMP Sezione Energia, ANIE, H2IT e OICE.

La scorsa estate Ansaldo Energia, azienda basata a Genova e storicamente attiva nelle produzione di turbine e di soluzioni per la power generation, la scorsa estate ha varato lo spin-off Ansaldo Green Tech, nuova società autonoma che punta a sviluppare tutto il filone legato alle energie verdi e alla decarbonizzazione.

“Per la nostra azienda, che vanta una storia ultra-centenaria ed è sempre stata fortemente legata alle fonti fossili, si tratta di una scelta dirompente, che richiede un radicale cambio di mentalità. Ma ci crediamo fortemente, tanto da ritenere che entro 10 anni questo nuovo settore di business potrà generare il 50% dell’intero fatturato del gruppo”.

Uno degli ambiti su cui si concentrerà l’attività della newco è proprio quello dei sistemi di elettrolisi: “Ansaldo Green Tech farà delle acquisizioni e molto probabilmente entrerà direttamente nel settore della produzione di elettrolizzatori. Guardiamo in particolare a tecnologie non ancora consolidate o commerciali”.

Più in generale, la nuova controllata di Ansaldo Energia punta a proporsi sul nascente mercato dell’H2 “come EPC contractor in contesti più ampi, come le ‘hydrogen valley’, sviluppando anche le soluzioni per il controllo e l’integrazione delle diverse infrastrutture energetiche” ha concluso Bonzani.

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