Arezzo Hydrogen Valley, avanti con l’iter del progetto: confermata come location l’area industriale di San Zeno
Prosegue l’iter di definizione del progetto Arezzo Hydrogen Valley, oggetto di un recente protocollo di intesa siglato – lo scorso giugno – presso l’Università di Firenze dalla rettrice Alessandra Petrucci, dal sindaco del Comune di Arezzo Alessandro Ghinelli, dal presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini e dall’amministratore unico di Coingas Spa Franco Scortecci.
Il Consiglio Comunale della città toscana ha infatti approvato il PAESC (Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima) a seguito di un’illustrazione in cui è stato sottolineato come i paradigmi abbiano subito nel tempo una rivisitazione: dall’effetto serra e dalle emissioni zero si è passati all’energia come priorità. Ovvero: politiche energetiche che abbinino sostegno all’economia e raggiungimento di obiettivi ambientali.
A spiegarlo è la stessa amministrazione aretina in una nota, in cui si ribadisce anche che il focus dell’azione dell’ente – su questi temi – è concentrato sulle comunità energetiche e soprattutto sulla Arezzo Hydrogen Valley per l’orizzonte a medio-lungo termine. Un progetto su cui il lavoro procede da 4 mesi, sulla base di un bando europeo: si tratta di una ‘valle dell’idrogeno’ in grado di produrne almeno 500 tonnellate all’anno per imprese e cittadini. E questo accanto ad altre fonti, come il metano, le rinnovabili e la produzione del termovalorizzatore di San Zeno in grado potenzialmente di fornire elettricità per 16.000 famiglie: questo insieme – nei piani del Comune di Arezzo – darebbe vita a un mix energetico tale da rendere meno dipendenti dall’aleatorietà delle fluttuazioni periodiche e dal gas proveniente da Stati poco affidabili, alleggerendo al contempo le bollette.
Per l’Arezzo Hydrogen Valley – si legge ancora nella nota – è stata individuata l’area industriale di San Zeno: strategica perché vi sono già ubicati un idrogenodotto, il termovalorizzatore e imprese energivore. Gli utilizzatori delle 500 tonnellate saranno il tessuto economico della zona stessa e le attività di trasporto, senza trascurare il canale dell’utilizzo domestico. Il costo stimato del progetto è di 16 milioni di euro, di cui 8 co-finanziati se il Comune si aggiudicherà il bando europeo. Il Comune è il coordinatore del progetto, mentre sono 15 i soggetti istituzionali e le aziende coinvolte tra cui una città in Croazia, una in Bulgaria e una regione della Polonia che si sono dette disponibili a replicarlo. L’Arezzo Hydrogen Valley consentirà di evitare l’emissione di 3 milioni di tonnellate annue di anidride carbonica.