Bloom Energy sigla un accordo di partnership con l’azienda italiana Cefla

Dopo aver definito una partnership con la start-up italiana Simplifhy, che ha portato tra le altre cose all’installazione di fuel cell nel centro Ferrari di Maranello, Bloom Energy ha consolidato ulteriormente la sua presenza nel Belpaese.

L’azienda americana, specializzata nella fornitura di celle a combustibile, ha infatti siglato un accordo di collaborazione con Cefla, società italiana attiva nei servizi EPC (engineering, procurement and construction) per la diffusione in Italia di sistemi di solid oxide fuel cells realizzati da Bloom su scala MW.

Nell’ambito della partnership, a partire dal 2025, Cefla sarà in grado di fornire ai clienti gli Energy Servers di Bloom, che possono essere configurati per sostituire i sistemi ‘heat and power’ tradizionali riducendo le emissioni di CO2. La tecnologia dell’azienda american, è infatti in grado di funzionare con gas naturale, biogas o idrogeno per produrre energia elettrica senza combustione, e quindi con un impatto ambientale decisamente ridotto.

Una soluzione che Cefla sarà in grado di mettere a punto in base alle esigenze dei futuri utenti italiani, grazie ad un’esperienza quasi centenaria nella progettazione, costruzione e gestione di impianti di cogenerazione per applicazioni residenziali e industriali.

“Nella situazione attuale, i leader politici europei sono ben consapevoli dell’importanza di aumentare la sicurezza energetica” ha spiegato Tim Schweikert, Senior Managing Director of International Business Development di Bloom. “Siamo convinti che la collaborazione con Cefla ci possa posizionare al meglio per fornire le nostre soluzioni e rispondere alle nuove necessità energetiche dell’Europa”.

“L’accordo con Bloom Energy è per noi motivo di orgoglio e rafforza la nostra posizione sul mercato energetico italiano” ha aggiunto Gianmaria Balducci, Presidente di Cefla. “In un momento in cui l’Europa è alle prese con carenza di forniture energetiche, implementare le tecnologie più efficienti è cruciale. Le fuel cell sono senza dubbio innovative, e l’assenza di combustione che caratterizza il loro funzionamento consente la riduzione delle emissioni. Abbiamo quindi scelto Bloom Energy per sviluppare il processo di transizione energetica”.