Bruxelles rivolge all’Hydrogen Alliance una ‘call for projects’, mentre il Commissario Simson fa il conto degli investimenti necessari
L’implementazione della strategia europea per l’idrogeno, presentata da Bruxelles nel luglio dello scorso anno, ha fatto un ulteriore passo avanti: la Commissione ha infatti invitato i membri della European Clean Hydrogen Alliance, che hanno ormai superato il migliaio, a presentare progetti per lo sviluppo dell’idrogeno rinnovabile e low-carbon.
La deadline per inviare le proposte è fissata al 7 maggio prossimo, dopo di ché, nel corso del prossimo Hydrogen Forum previsto per il 17 e 18 giugno prossimi, i progetti verranno vagliati e valutati, anche per possibili finanziamenti.
“L’idrogeno pulito ha un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione di molti settori della nostra economia” ha commentato Thierry Breton, Commissario Europeo per il mercato interno. “Questa ‘call for projecs’ è un passo importante nell’implementazione del lavoro dell’alleanza, perché aiuterà a definire una pipeline di progetti concreti e a gestire e superare i colli di bottiglia nella value chain dell’H2”.
Questo processo, una volta messo in moto, avrà bisogno di un’enorme mole di investimenti, pubblici e privati, per alimentarsi e procedere con successo. A fare i conti, a tale proposito, è stata il Commissario europeo all’Energia Kadri Simson, che in occasione del suo intervento nel corso della High-Level Conference ‘Hydrogen in Society – Bridging the Gaps’ organizzata dalla Presidenza portoghese dell’Unione Europea, ha dichiarato: “E’ chiaro che ogni strategia per l’idrogeno è anche un agenda di investimenti. A livello europeo, riguardo l’economia dell’H2 ci aspettiamo investimenti nel range compreso tra 320 e 460 miliardi di dollari da qui al 2030, di cui 42 miliardi nel settore degli elettrolizzatori, 340 miliardi nella generazione di energia rinnovabile e 65 miliardi per lo sviluppo delle catene di trasporto, distribuzione, stoccaggio e refueling”.