Camion a idrogeno: le ultime ‘mosse’ di Volvo, Daimler, Nikola e Hyzon

Mentre a livello italiano ed europeo prendono corpo le strategie di sostegno allo sviluppo dell’idrogeno, basate su un ammontare di risorse disponibili forse inimmaginabile prima della pandemia di Covid-19, anche gli operatori privati si stanno muovendo piuttosto rapidamente e, nel settore dei camion ad H2, alcuni dei principali player hanno annunciato importanti novità in questi giorni.

Daimler Truck AG e Volvo Group hanno svelato la road-map di sviluppo della loro joint-venture Cellcentric (annunciata a novembre 2020 e costituita ufficialmente lo scorso marzo), che entro il 2025 avvierà, in Europa, la produzione di fuel cell su scala industriale: durante un evento digitale, il CEO di Daimler Martin Daum e il suo omologo in Volvo Group Martin Lundstedt, hanno ribadito di ritenere i mezzi a fuel cell di idrogeno e quelli a batteria complementari tra loro, e destinati a soddisfare esigenze diverse da parte dei potenziali clienti.

Al momento Cellcentric sta svolgendo il lavoro di progettazione dell’impianto produttivo, la cui ubicazione verrà svelata nel corso del 2022: dopo tre anni di test con una serie di utilizzatori selezionati, Daimler e Volvo contano di iniziare la produzione massiva delle fuel cell e la loro commercializzazione su larga scala nella seconda metà del decennio.

Dall’altra parte dell’oceano, il gruppo americano Nikola Motor (alleato con Iveco) ha intanto firmato un contratto con l’azienda norvegese Hexagon Purus (gruppo Hexagon) per la fornitura di cilindri per lo stoccaggio di idrogeno di tipo 4 (high-performance type 4 hydrogen cylinders): la commessa, di durata pluriennale, ha un valore di 200 milioni di euro.

La fase di sviluppo del progetto inizierà nel 2021, con la certificazione e quindi la distribuzione dei serbatoi di Hexagon sia in Nord America che in Europa, per equipaggiare i camion e fuel cell di H2 che Nikola inizierà a produrre nei prossimi anni in entrambi i continenti.

E sempre in terra americana, Hyzon Motors, concorrente diretto di Nikola nello sviluppo e nella produzione di veicoli commerciali e mezzi pesanti a fuel cell, ha appena varato la Hyzon Zero Carbon Alliance, un accordo di cooperazione tra aziende di diversi settori unite nell’intento di sviluppare la supply chain dell’idrogeno per l’utilizzo del vettore nella mobilità.

Dell’alleanza fanno parte Ark Energy, AXA, Bank of America, Hiringa Energy, Modern Group, NEOM, Raven SR, ReCarbon e Total.

L’obbiettivo è quello di mettere insieme le rispettive competenze per sviluppare, parallelamente ai mezzi di trasporto veri e propri, anche tutta la catena di servizi accessori, a partire dalle stazioni di rifornimento dell’idrogeno, il tutto integrando domanda e offerta per favorire lo scale-up del mercato.

Hyzon si sta dimostrando molto attiva nello sviluppo dell’intera catena del valore dell’H2, ritenuto evidentemente uno strumento essenziale per poter favorire la diffusione su larga scala dei suoi camion a fuel cell. Motivo per cui nei gironi scorsi il produttore americano ha firmato un MoU con la società Raven SR – specializzata nella produzione di fuel rinnovabili e parte della menzionata alleanza – che ha come obbiettivo la costituzione di una joint-venture, tramite cui realizzate fino a 100 hub per la produzione idrogeno negli USA e a livello globale. H2 che verrà prodotto tramite tecnologia ‘wast-to-ydrogen’, sfruttando come materia prima rifiuti organici, grazie ad un apposito sistema sviluppato da Raven SR. Il primo di questi nuovi centri di produzione di idrogeno verrà realizzato in California.

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