C’è anche l’idrogeno (a Taranto) nei piani di sviluppo di Toto Holding
Il gruppo Toto Holding – storica realtà nazionale nel settore delle costruzioni e delle concessioni autostradali, dal 2011 attiva anche nel comparto dell’energia rinnovabile con la controllata Renexia – ha annunciato una serie di importanti investimenti nel Sud Italia, che riguardano un maxi parco eolico offshore al largo della Sicilia e le realizzazione di un hub per la produzione di idrogeno verde a Taranto.
Per quanto riguarda l’H2, Riccardo Toto, Direttore generale di Renexia, ha spiegato a Il Sole 24 Ore che il gruppo ha già presentato agli organi del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) tarantino un progetto che prevede la costruzione di una serie di parchi eolici con una capacità complessiva di 26 MW. L’energia generata servirà per alimentare un elettrolizzatore e produrre idrogeno verde da destinare alla mobilità pubblica della città di Taranto e anche al rifornimento della raffineria dell’Eni.
Sempre in ambito eolico, secondo la ricostruzione del quotidiano di Viale Monte Rosa, il gruppo Toto sta poi progettando un hub di enormi dimensioni al largo delle coste siciliane: il progetto, denominato ‘MeDWos: Mediterranean wind off shore’, prevede l’installazione di 190 turbine offshore galleggianti (e non installate nel fondale marino) a circa 60 Km dalla costa siciliana, per una capacità complessiva di 2,9 GW, a fronte di un investimento che dovrebbe raggiungere i 9 miliardi di euro.
Si tratta di un’iniziativa di dimensioni davvero eccezionali, che – secondo quanto dichiarato dallo stesso Toto – potrebbe costituire un fattore ‘game changher’ nell’industria delle rinnovabili.
Ovviamente il gruppo italiano non si muoverà da solo in questo progetto: è già previsto il supporto finanziario del fondo di private equity americano Apollo Global Management, con cui la holding italiana ha già in corso una serie di collaborazioni in ambito eolico negli Stati Uniti, ma l’obbiettivo è coinvolgere altri player industriali del Belpaese in grado dare il loro contributo per costruire una solida catena del valore.
L’iter autorizzativo del progetto è iniziato proprio in questi gironi con le prime domande inviate al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, relativamente alla richiesta in concessione del tratto di mare individuato (a valle di una serie di studi che hanno permesso di scegliere una posizione che non interferisse né con il traffico navale né con i flussi migratori di uccelli e cetacei), sia al Ministero dell’Ambiente per l’avvio della procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), che Toto conta di poter ottenere entro il 2023. Completata la fase autorizzativa partiranno i lavori, che dovrebbero concludersi entro il fine del 2025.