C’è anche l’idrogeno nel futuro del gasdotto EastMed, che collegherà Israele con il Sud Italia

C’anche l’idrogeno nel futuro scenario di sviluppo del gasdotto EastMed, pipeline che una volta realizzata collegherà i giacimenti di gas nell’offshore di Israele, attraverso Cipro, con la Grecia e l’Italia Meridionale, da cui il metano potrà quindi raggiungere anche gli altri mercati europei.

Lo hanno rivelato i promotori del progetto – la società IGI Poseidon (joint-venture paritetica tra l’italiana Edison e la greca DEPA) e l’operatore israeliano Israel Natural Gas Lines Company – annunciando un rafforzamento della loro cooperazione finalizzato proprio a far progredire l’iniziativa.

A novembre 2019 IGI e INGL avevano firmato un Memorandum of Understanding per lo sviluppo congiunto del progetto East Med Pipeline, con l’obbiettivo strategico di trasportare in Europa il gas naturale estratto nella Levantine Basin, porzione di mare antistante le coste di Israele ricca di giacimenti.

Ora, gli stessi soggetti hanno siglato un ‘addendum’ al precedente accordo, con lo scopo di coordinare le attività necessarie a connettere il futuro gasdotto – la cui fase di pianificazione dovrebbe completarsi nel corso del 2022 – con la rete di distribuzione del gas di Israele e con gli stessi giacimenti da cui origina il metano destinato al Vecchio Continente.

“La EastMed Pipeline – scrivono IGI Poseidon e INGL in una nota – completerà l’attuale dotazione di infrastrutture energetiche del Mediterraneo Orientale, realizzando un collegamento di lungo termine cui potrà beneficiare tutta la regione nel periodo di ripartenza post Covid-19. Inoltre, il gasdotto rappresenterà un fattore abilitante per presenti e future fonti energetiche in Mediterraneo, compreso il contributo che potrà arrivare dalla tecnologie per l’idrogeno”.

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