C’è anche un po’ di ‘made in Italy’ nel nuovo elettrolizzatore PEM di Shell, appena entrato in funzione in Germania
È entrato in funzione nei giorni scorsi – precisamente il 2 luglio – il più grande elettrolizzatore del mondo con tecnologia PEM (Polymer Electrolyte Membrane): si trova nei pressi di Colonia, è di proprietà di Shell ma a fornirlo è stata la britannica ITM Power, utilizzando per la componentistica anche un po’ di ‘made in Italy’.
Ad annunciare l’avvio dell’impianto è stata la Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking (FCH JU), che ne ha cofinanziato la realizzazione nell’ambito del progetto REFHYNE – di cui fanno parte SINTEF (coordinatore), Shell, ITM Power, Sphera e Element Energy – e ha ribadito che si tratta del più grande elettrolizzatore in attività ad utilizzare questo tipo di tecnologia per produrre idrogeno su così larga scala.
L’impianto, che si trova all’interno Energy and Chemicals Park di Shell a Rhineland, vicino a Colonia, al momento ha una capacità di 10 MW ma, a pieno regime, sarà in grado di generare fino a 1.300 tonnellate all’anno di H2 green sfruttando energia rinnovabile: inizialmente il vettore sarà impiegato come base per la produzione di fuel con bassa intensità carbonica, ma in un secondo momento potrà essere destinato anche ad applicazioni industriali, al riscaldamento domestico o all’alimentazione dei camion.
Originariamente Shell aveva commissionato la realizzazione di questo elettrolizzatore a ITM Power con una potenza ‘fissa’ di 10 MW, ma la scorsa primavera la major energetica aveva modificato il contratto col fornitore britannico (che ha fra i suoi azionisti l’italiana Snam) prevedendo la possibilità di elevare la capacità dell’impianto fino a 100 MW (dai 10 iniziali), valore che dovrebbe essere effettivamente raggiunto già nel 2024.
ITM, come conferma la stessa FCH JU nella sua nota, ha realizzato questo elettrolizzatore PEM da record nella sua nuova ‘gigafactoy’ di Sheffield, utilizzando componentistica proveniente da Italia, Svezia, Spagna e Germania.