Centrica tratta con Londra per convertire un giacimento offshore in sito di stoccaggio per l’H2: serve 1 miliardo di euro
Il gruppo energetico britannico Centrica sta studiando la possibilità di trasformare il giacimento offshore di gas Rough, nel nordest dell’Inghilterra, ormai giunto a ‘fine vita’, in un sito di stoccaggio sottomarino dedicato all’idrogeno.
Un progetto che però – secondo quanto spiegato dal CEO del gruppo Chris O’Shea a Bloomberg – necessita di un investimento stimato in 650 milioni di sterline, pari a 908 milioni di dollari, che creerà migliaia di nuovi posti di lavoro ma che non sarà possibile senza un sostegno pubblico diretto.
“Stiamo lavorando con il Governo e con gli altri stakeholder per verificare se è possibile convertire le strutture del giacimento Rough per trasformarle in un deposito di idrogeno al servizio della transizione energetica della Gran Bretagna” ha detto O’Shea, aggiungendo che “probabilmente avremo bisogno di un modello economico regolato, poiché questa iniziativa non potrebbe funzionare in un contesto di mercato”.
Fin dal 1985, il giacimento – non più efficiente a livello produttivo – era stato trasformato in un sito di stoccaggio di metano, ma dal 2017 anche questa funzione ha perso sostenibilità economica con il deterioramento della struttura. Ora Centrica si trova quindi davanti ad un bivio: l’azienda potrebbe chiudere definitivamente il sito, oppure investire per dare a Rouhg una seconda vita trasformandolo in un hub dell’idrogeno. Ma questo secondo scenario ha bisogno del sostegno dell’esecutivo inglese.
In ogni caso, anche un eventuale progetto di questo tipo, con la costosa conversione ipotizzata, potrebbe partire solo dal 2023, quando anche l’ultimo quantitativo di gas stoccato nei fondali marini al largo della Gran Bretagna verrà processato.
“L’idrogeno non è l’unica riposta: peso che continueremo ad avere un mix di fonti energetiche” ha concluso il CEO di Centrica. “Ritengo che il gas continuerà a far parte del nostro mix energetico per i prossimi 20 o 30 anni, ma sempre più integrato da vettori più puliti. Avere disponibilità di idrogeno vuol dire poter realizzare questa transizione”.