CNH-Iveco avvia un dialogo con Snam4Mobility su tecnologie a idrogeno

CNH Industrial, gruppo controllato da Exor (azionsita di riferimento anche di FCA) dedicato al trasporto pesante e ai mezzi industriali, è sempre più focalizzato sui carburanti alternativi, compreso l’idrogeno, riguardo al quale l’azienda – tra i cui brandi più noti c’è Iveco – ha appena avviato un dialogo con Snam4Mobility (gruppo Snam) per lo sviluppo delle stazioni di rifornimento di H2.

Ad annunciarlo è stato Lodovico Sinchetto, Innovation Powertrain Director di CNH Industrial, che – nel corso del seminario online “Energia dall’idrogeno: l’idrogeno per la mobilità di merci e persone”, quinto ed ultimo di una serie di 5 webinar dedicati all’idrogeno organizzati dall’associazione italiana H2IT, da ANIMA Confindustria Meccanica Varia e da Assolombarda – ha ricordato come l’azienda, e in particolare la sua divisione Power Train, “oltre ai mezzi alimentati a diesel e a gas naturale, inizierà a breve a commercializzare soluzioni full-electric e batteria e anche a fuel cell alimentate ad H2”.

“Inizialmente, la modalità ad idrogeno verrà declinata per i mezzi a più alta intensità energetica, come camion da 40 tonnellate, mezzi agricoli e per costruzioni, per cui la soluzione full-electric non garantirebbe la necessaria autonomia. Poi inizieremo a studiarla anche per mezzi meno ‘energivori’”.

L’obbiettivo verrà perseguito anche e soprattutto tramite la partecipazione di Iveco in Nikola Motors, azienda statunitense specializzata nei mezzi a fuel cell: “Riteniamo di poter commercializzare i primi camion da 40 tonnellate a feul cell a idrogeno, con autonomia di 650 Km, tra il 2022 e il 2023, anche se ci sono alcuni aspetti ancora da definire, come la scelta della pressione a cui tenere il combustibile: 350 o 700 bar (la prima è più ‘gestibile’, la seconda consente maggiore autonomia; ndr)”.

Ma affinché questo programma possa realizzarsi compiutamente, “sarà molto importante sviluppare un’adeguata rete di stazioni di rifornimento di H2. In Italia siamo più indietro rispetto a Svizzera o Germania, ma è proprio per colmare questo gap che recentissimamente abbiamo avviato un dialgo con Snam4Mobility, con cui studieremo la creazione di un’infrastruttura per il refueling dei mezzi ad H2 e altre tecnologie legate alla mobilità ad idrongeo”.

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