Componenti per elettrolizzatori: il gruppo americano Chemours investe 200 milioni di dollari in Francia

Il gruppo chimico statunitense The Chemours Company investirà 200 milioni di dollari per incrementare la capacità produttiva del suo stabilimento di Villers-Saint-Paul, in Francia, dove vengono realizzati i materiali a scambio ionico della serie Nafion™, che costituiscono uno dei componenti fondamentali per la costruzione di elettrolizzatori PEM (Proton Exchange Membrane).

L’azienda prevede infatti una forte crescita della domanda di questo tipo di soluzioni, impiegate nella produzione di idrogeno verde e anche nella realizzazione di fuel cell in grado di ritrasformare l’H2 in energia elettrica.

Grazie a questo investimento Chemours incrementerà la sua capacità produttiva in Francia per supportare i progressi tecnologici necessari alla nascita di una hydrogen economy europea.

“L’industria chimica potrà svolgere un ruolo chiave nello sviluppo della transizione energetica e della filiera dell’H2” ha dichiarato Mark Newman, Presidente e CEO di Chemours. “Abbiamo scelto la Francia per questo investimento perché vediamo un perfetto allineamento tra i nostri obbiettivi di crescita sostenibile, la strategia del Governo francese di creare un’economia nazionale dell’idrogeno e le ambizioni dell’Unione Europea in termini di decarbonizzazione”.

Secondo Chemours la tecnologia Nafion™ Proton Exchange Membrane comporta una serie di vantaggi rispetto ad altre soluzioni per l’elettrolisi: consente uno start-up più veloce, necessità di meno componenti, richiede una manutenzione più semplice.

“Lo sviluppo della filiera dell’idrogeno è una formula vincente per le persone e per il pianeta, ma il suo successo richiede prodotti performanti, innovazione, crescente disponibilità di materiali e componenti e processi di produzione responsabili e sostenibili” ha aggiunto Denise Dignam, President of Advance Performance Materials di Chemours. “Chemours è impegnata a contribuire alla transizione verso un’economia dell’idrogeno e l’investimento a Villers-Saint-Paul, grazie a cui aumenteremo la capacità produttiva dell’impianto, supporta proprio questa ambizione”.