Crescono gli investimenti delle utilities italiane, sempre più indirizzati verso energia e gas rinnovabili
Le utilities italiane ed europee hanno registrato nel 2021 risultati in forte crescita e hanno rafforzato considerevolmente i loro piani d’investimento, con un’attenzione crescente alle energie e ai gas rinnovabili, come l’idrogeno.
Lo conferma il recente studio ‘Utilities italiane ed europee Fit for 55: investimenti e prospettive economico-finanziarie’, frutto della collaborazione di Agici con Intesa Sanpaolo, presentato in occasione del XXII Workshop Annuale sulle Utility organizzato da Agici (Finanza d’Impresa) e Accenture.
I ricavi aggregati (stimati) delle utility italiane relativi allo scorso anno sono attesi in aumento del 26,2% rispetto al 2020, mentre l’EBITDA è atteso in aumento del 31,3% e l’utile netto è anch’esso previsto in aumento con valori più elevati dei livelli pre-pandemia (14,4 miliardi di euro, +16,4 miliardi di euro sul 2020).
Come detto, oltre ai risultati sono cresciuti anche gli investimenti effettuati delle utilities italiane, che nel 2021 sono stati superiori del 34% rispetto all’anno precedente, e in aumento sono pure gli investimenti previsti per il periodo 2022-2025, pari a 82,2 miliardi di euro e del 10% maggiori rispetto al valore stanziato nei precedenti piani strategici per il periodo 2021-2024.
Una dinamica analoga a quella che – spiegano Agici e Accentura – si riscontra anche tre le aziende europee di questo settore, i cui investimenti aggregati pianificati per il periodo 2022-2030 ammontano a 303,9 miliardi di euro. Risorse che saranno destinate principalmente alla crescita della capacità eolica onshore e offshore, e fotovoltaica, anche distribuita, e che riguarderanno anche le reti energetiche interessate da interventi di manutenzione e digitalizzazione delle infrastrutture, nonché da progetti di sviluppo dell’idrogeno.
E d’altra parte è proprio sui temi della transizione energetica che si concentrando maggiormente le strategie dei player, fondate su due principali driver: da un lato la garanzia della flessibilità del sistema elettrico attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture energetiche, l’espansione della capacità FER accompagnata dallo sviluppo di sistemi di accumulo elettrochimico, lo sviluppo di impianti CCGT ad alta efficienza e gas verdi (biometano e idrogeno verde). Dall’altro la sostenibilità ambientale promossa attraverso sistemi di economia circolare, intesi come recupero e riuso della materia e dell’energia e l’offerta di soluzioni a valore aggiunto per clienti sia privati sia pubblici, quali mobilità sostenibile, riqualificazione energetica degli edifici e servizi di Demand Side Management.