Decreto MISE-Ministero dell’Ambiente: l’idrogeno entra nel sistema dei ‘certificati bianchi’
Da inizio luglio anche i progetti relativi all’utilizzi di idrogeno per la mobilità sono diventati ‘eleggibili’ per il sistema dei certificati bianchi, “anche noti – si legge sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico – come ‘Titoli di Efficienza Energetica’ (TEE)”, ovvero “titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica”.
“Il sistema dei certificati bianchi – scrive ancora il MISE – prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente obiettivi di risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP)”.
In base alle novità introdotte da Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Ambiente con il “Decreto interministeriale 1° luglio 2020 – Certificati Bianchi. Ampliamento del catalogo dei progetti ammissibili”, infatti, l’idrogeno viene per la prima volta ricompreso in questo schema.Nell’elenco delle nuove tipologie di intervento ammesse al sistema, al capitolo ‘Settore reti, servizi e trasporti”, compaiono infatti le voci “Acquisto flotte di mezzi di trasporto a trazione elettrica, gas naturale, GNL, GPL, ibride o a idrogeno” e “Acquisto flotte di mezzi di trasporto non a trazione elettrica e alimentati da uno o più combustibili anche diversi da gas naturale, GNL, GPL o idrogeno”.