È della start-up marchigiana Hydorghen la prima caldaia a idrogeno d’Europa installata in una scuola  

La start-up marchigiana Hydorghen – basata a Tavullia (Pesaro e Urbino) e già nota alle cronache per aver recentemente fornito al Kazakistan il suo primo elettrolizzatore – ha progettato, realizzato e installato la prima caldaia a idrogeno d’Europa installata presso una scuola, l’Istituto superiore Meucci di Carpi (Modena).

Da venerdì scorso – riporta l’agenzia Ansa – è stato messo in funzione il primo sistema di riscaldamento di un edificio scolastico alimentato ad idrogeno verde, prodotto da pannelli fotovoltaici. “L’impianto di Carpi è stato un vero apripista nella svolta green” ha commentato Davide Marini, CEO di Hydorghen. “L’intero impianto, a impatto zero, permette di ridurre in un anno le emissioni di CO2 in atmosfera di 717 tonnellate, equivalenti a quanto assorbito da 145 ettari di bosco, cioè la superficie di 25 campi da calcio”.

L’esperienza del Meucci di Carpi, potrebbe essere replicata in altre scuole ed edifici pubblici. “Mi piacerebbe che anche nella nostra provincia e nelle Marche, si cominciasse ad investire nel settore pubblico cercando di attuare una vera e propria svolta green. Oltretutto ci sono fondi interessanti previsti dal PNRR che vanno proprio in questa direzione” ha aggiunto Marini.

Ma non è tutto: proprio in questi giorni, Hydorghen ha infatti annunciato di aver ottenuto un nuovo ordine per un elettrolizzatore di piccola taglia – da 50 kW di potenza, in grado di generare 10 normal metri cubi di H2 all’ora – da parte della University of Southern Denmark.

L’ateneo scandinavo utilizzerà l’impianto – la cui consegna è prevista per il prossimo aprile – per testare, lavorando insieme alla stessa Hydorghen, un proprio power group sviluppato per ridurre del 12% il consumo energetico dell’elettrolizzatore. Uno sviluppo promettente, che la start-up marchigiana prevede già di poter superare in una seconda fase di sperimentazione quando, implementando una serie di ulteriori innovazioni tecnologiche brevettate, potrà ottenere un risparmio energetico del 30% rispetto ad impianti tradizionali.