Edison Next realizzerà un elettrolizzatore da 1 MW per la nuova fabbrica ‘a idrogeno’ di Iris Ceramica

Dopo aver avviato una collaborazione con Snam nel 2021, per lo sviluppo di un nuovo stabilimento produttivo di ceramica alimentato a idrogeno, Iris Ceramica Group ha annunciato di aver firmato un accordo Edison Next, società del gruppo Edison, finalizzato anch’esso all’implementazione del progetto H2 Factory™,  il nuovo stabilimento produttivo di Castellarano (in provincia di Reggio Emilia) che utilizzerà H2 green come combustibile.

In particolare, Edison realizzerà un impianto di elettrolisi da 1 MW di capacità, che sarà in grado di generare 132 tonnellate di idrogeno verde all’anno

“L’avvio di questo percorso virtuoso di transizione energetica insieme a Iris Ceramica Group rappresenta un primo passo significativo verso la decarbonizzazione di un settore determinante per il Paese” ha dichiarato Giovanni Brianza, CEO di Edison Next. “Iris Ceramica Group rappresenta l’eccellenza del Made in Italy nel mondo e ha nella sua storia la capacità di affrontare e vincere questa sfida”.

“Decarbonizzare per i settori energivori significa avere il coraggio di ripensare i propri processi, andando a intervenire nel cuore dei sistemi di produzione attraverso l’introduzione di tecnologie innovative con l’obiettivo di garantire la sostenibilità ambientale, ma anche la competitività del settore sui mercati internazionali” ha aggiunto Brianza. “Questo progetto, basato sulla produzione e utilizzo di idrogeno verde in ambito industriale, si inserisce nella strategia di Edison che sta investendo su questo vettore attraverso numerosi progetti a beneficio dei clienti industriali”.

La partnership tra Iris Ceramica Group e Edison Next segna l’inizio della seconda fase di questo percorso, dopo la conclusione del primo step che ha visto Iris impegnato nell’ultimo anno e mezzo nello studio di fattibilità e nella realizzazione del sito H2 Factory™. Le produzione in loco e l’impiego di questo vettore fonte energetico nel processo produttivo infatti, prevedono accorgimenti speciali, non solo in termini di impiantistica – come il forno ingegnerizzato per essere alimentato con un blend di idrogeno e gas naturale – ma anche in termini di opere cantieristiche strategiche, come le vasche di raccolta dell’acqua piovana, il sistema di pannelli fotovoltaici sul tetto dello stabilimento e aree ad hoc di produzione e stoccaggio dell’H2. L’azienda ha predisposto inoltre, tutta l’infrastruttura per la distribuzione dell’idrogeno all’interno dello stabilimento.

Il nuovo hub produttivo, che verrà alimentato a idrogeno a partire dal 2025, produrrà grandi lastre in ceramica con spessori di 12 e 20 mm, destinate in particolar modo il settore dell’arredamento di lusso.

“Siamo di fronte ad una nuova alba per l’industria ceramica e per l’intero settore. Il principio alla base della nostra fabbrica a idrogeno verde è quello che io definisco un nuovo umanesimo industriale, al cui centro vi è la sostenibilità con tutti i suoi fattori: ambientali, sociali ed economici. La sfida è arrivare ad avere un forte risparmio di C02 entro i prossimi 2 anni e di fare da apripista al settore ceramico e all’intero distretto, dimostrando che anche un’industria energivora può trasformarsi in un modello virtuoso di transizione energetica “net zero”. Ci auguriamo, che altre realtà, possano seguire il nostro esempio, a vantaggio di tutto il territorio, portando anche alla formazione di nuove expertise professionali” ha dichiarato Federica Minozzi, CEO di Iris Ceramica Group.

Per la H2 Factory™ di Iris Ceramica Group a Castellarano, si prevede la realizzazione da parte di Edison Next di un impianto di produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi di capacità pari a 1 MW, alimentato da energia rinnovabile, nell’ambito di un investimento da parte di Iris Ceramica Group di 50 milioni di euro per la realizzazione della nuova fabbrica ad idrogeno per la produzione di grandi lastre

L’elettrolizzatore utilizzerà l’acqua piovana recuperata dalle vasche di raccolta, favorendo così una gestione virtuosa dell’acqua, in coerenza con i principi dell’economia circolare. Il progetto prevede inoltre di affiancare all’impianto fotovoltaico già esistente di circa 2 MW di potenza, installato sul tetto dello stabilimento, un ulteriore impianto fotovoltaico di circa 1,2 MW di potenza.

L’idrogeno sarà utilizzato in particolar modo per alimentare il forno nel quale verrà immessa una miscelazione con il gas naturale fino a una percentuale di circa il 50%, mentre è già allo studio un forno che funzionerà al 100% ad idrogeno.

La produzione attesa, pari a circa 132 tonnellate di idrogeno verde all’anno, andrà a sostituire circa 500.000 metri cubi di gas metano all’anno. Il blend consentirà già da subito di abbattere i valori di anidride carbonica, con un risparmio di CO2 di circa 900 tonnellate all’anno.