Eni, Enel, Fincantieri e gli altri ‘big’ italiani che hanno aderito all’alleanza europea per l’idrogeno
Si arricchisce sempre più l’elenco dei soggetti – aziende private, enti pubblici e di ricerca, associazioni – che hanno aderito all’European Clean Hydrogen Alliance (lanciata lo scorso 8 luglio, in parallelo alla presentazione delle strategia europea sull’idrogeno), e nell’ultima release, datata 14 ottobre, sono comparsi i nomi di alcuni dei principali player dell’industria italiana.
Si vanno così ad affiancare a Snam, tra gli iscritti della prima ora, altri tre colossi pubblici come Eni, Enel e Fincantieri SI (controllata del gruppo navalmeccanico nazionale). Da segnalare poi l’ingresso nella Alliance di RINA Consulting, una delle divisioni del gruppo genovese tra i leader mondiali della certificazione, nonché di NextChem, la società dedicata alle tecnologie innovative del gruppo Maire Tecnimont.
Tra le altre realtà italiane del comparto energetico anche la multi-utility Hera e il gruppo Sapio, specializzato nella fornitura di gas industriali, idrogeno compreso ovviamente. Da segnalare poi un gran numero di altre aziende nazionali attive in diversi ambiti, tra cui: ACM-e Srl; Bemobility Srl; Dg Impianti Industriali Spa; FNM Spa; Friem Spa; Marseglia Group Spa; Stam Srl; STE Energy Srl; Studio Idrogeologico GEOECO; UFI Filters Spa.
Tra le istituzioni pubbliche, al momento l’unica del Belpaese ad aver aderito all’iniziativa europea è l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale – l’ente che governa gli scali di Livorno e Piombino e che organizzerà nei prossimi mesi un ciclo di 3 webinar dedicati proprio al tema dell’idrogeno – mentre per quanto riguarda la associazioni sono comparsi i nomi di H2IT (Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, guidata da Alberto Dossi che è anche Presidente del gruppo Sapio) e ANGAM (Associazione Nazionale Gestori Ambientali).
Soggetti che si affiancano a Confindustria, il cui ingresso nella Alliance risale allo scorso agosto.