Fincantieri avvia la costruzione di ZEUS, nave sperimentale a fuel cell di idrogeno

Il gruppo italiano Fincantieri ha dato avvio, nel suo stabilimento di Castellammare di Stabia, alla costruzione di ZEUS, acronimo di Zero Emission Ultimate Ship, unità navale sperimentale destinata alla navigazione marittima e alimentata tramite fuel cell a idrogeno. La prima al mondo di questa tipologia.

La ZEUS, che dovrebbe essere pronta nel 2021, sarà lunga 25 metri, con una stazza di 170 tonnellate, e sarà dotata di un apparato ibrido (2 diesel generatori e 2 motori elettrici) da utilizzare come sistema di propulsione convenzionale, a cui si aggiungono un impianto di fuel cell di 130 kW, alimentato da circa 50 kg di idrogeno contenuti in 8 bombole a idruri metallici (tecnologi già in uso sui sommergibili), e un sistema di batterie, che insieme consentiranno un’autonomia di circa 8 ore di navigazione a zero emissioni ad una velocità di circa 7,5 nodi.

Questo articolato sistema di propulsione permetterà di alimentare i motori in quattro diversi modi: Zero Noise, in cui si utilizzano esclusivamente batterie al litio capaci di garantire un’autonomia di 4 ore di navigazione alla velocità di 4 nodi; Zero Emission, in cui l’energia elettrica viene fornita dalle fuel cell; Navigazione su diesel generatore con batterie in ricarica; Navigazione su diesel generatore per i trasferimenti, con una autonomia di 60 ore a 9 nodi.

La ZEUS sarà infatti un laboratorio galleggiante finalizzato ad acquisire informazioni sul comportamento nell’ambiente reale delle fuel cell, tramite cui svolgere ricerca con l’obbiettivo – spiega Fincantieri nella sua nota – di sviluppare un nuovo modello di generazione energetica elettrica e termica a bordo delle navi da crociera, per migliorarne la sostenibilità ambientale, attraverso la riduzione delle emissioni di gas effetto serra nonché gli ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx) e particolato. L’iniziativa – che entra nella sua fase più ‘concreta’ con l’impostazione della chiglia del nuovo mezzo nel cantiere campano – vede la partecipazione di molte società del gruppo Fincantieri, tra cui Fincantieri SI, Seastema, Cetena e Isotta Fraschini Motori, e beneficia del contributo di consulenti tecnici come il CNR, le università di Genova, Palermo e Napoli, l’Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione e il RINA.

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