Fuel sintetici per l’aviazione: Eni e Saudi Aramco investono nella start-up britannica OXCCU, spin-out dell’Università di Oxford
I fuel sintetici, ricavati combinando CO2 sequestrata da processi industriali e idrogeno verde, sono uno degli strumenti ritenuti più promettenti per decarbonizzare l’aviazione, e su questo hanno deciso di puntare le major Eni (Italia) e Saudi Aramco (Arabia Saudita), investendo nella start-up britannica OXCCU che sta sviluppando proprio questo tipo di soluzione.
È la stessa società, una climate tech spin-out company dell’Università di Oxford, ad annunciare di aver ottenuto un finanziamento da 22,7 milioni di dollari nell’ambito di un ‘round’ guidato dal fondo americano Clean Energy Ventures a cui hanno preso parte anche Aramco Ventures (Saudi Aramco), Eni Next (Eni), United Airlines Ventures Sustainable Flight Fund SM e Braavos Capital.
Le risorse consentiranno a OXCC di accelerare lo sviluppo e la commercializzazione di SAF (Sustainable Avation Fuel) ricavato combinando idrogeno rinnovabile e anidride carbonica tramite un processo catalitico messo a punto dalla start-up britannica che semplificherebbe notevolmente la procedura rispetto alle altre tecnologie attualmente in fase di sperimentazione, consentendo quindi di abbattere in misura sensibile i costi del combustibile prodotto.
Attualmente molte linee aeree hanno riferito che la principale barriera all’utilizzo su larga scala di questo tipo di fuel green è costituito dal loro costo, decisamente maggiore rispetto alle alternative tradizionali da fonti fossili. OXCCU, sulla base delle attuali previsioni di evoluzione del prezzo delle energie rinnovabili nei principali hub internazionali, prevede di poter raggiungere in poco tempo la parità di costo del suo combustibile ricavato da idrogeno e CO2 con kerosene e nafta abitualmente utilizzati dall’industria dell’aviazione.
“Questa soluzione è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per trasformare l’emergente mercato dei SAF in una realtà” ha commentato Daniel Goldman, Co-founder e Managing Partner di Clean Energy Ventures. “Il processo sviluppato da OXCCU è unico nel settore secondo i nostri esperti che hanno valutato dozzine di tecnologie in questo ambito, e secondo noi ha un potenziale straordinario grazie alla possibilità di ridurre le emissioni dell’aviazione già nel prossimo futuro”.
“I SAF sono il migliore strumento che abbiamo a disposizione per decarbonizzare il trasporto aereo, ma continuiamo ad avere enormi problemi di fornitura, che è assolutamente insufficiente al momento” ha aggiunto Michael Leskinen, Presidente di United Airlines Ventures. “La tecnologia di OXCCU ha il potenziale per risolvere questi problemi di shortage del combustibile utilizzando CO2 come feedstock e fornendo un prodotto che avrà costi competitivi”.