GH2 (DBA Group) accoglie un nuovo socio ed estende la sua offerta di soluzioni green al mondo della logistica portuale

A pochi mesi dal lancio ufficiale, avvenuto nell’ottobre dello scorso anno, DBA Group consolida la struttura della sua controllata GH2, ampliandone il raggio d’azione, grazie all’ingresso di un nuovo socio.

Si tratta di SDC, operatore italiano con oltre 50 anni di esperienza nel settore della logistica e dei servizi doganali, che – come rivela ad HydroNews Angelo Artuso, Amministratore Unico di GH2 – “ha rilevato una quota pari a circa il 10%”.

Una partecipazione di minoranza, che assuma tuttavia un valore strategico per diversi motivi: “GH2 è nata dalla volontà di mettere a frutto le esperienze della nuova business unit Energy Transition di DBA Pro, con l’obbiettivo di dedicarsi specificatamente alla produzione di energia geotermica per alimentare impianti di elettrolisi tramite cui generare idrogeno verde destinato a varie applicazioni”.

Questo tipo di fonte rinnovabile, come spiega Artuso, ha diversi vantaggi: “Innanzitutto non è intermittente non essendo legata alle condizioni meteo, come accade invece per eolico e solare. Inoltre è programmabile e disponibile 24 ore su 24”. Caratteristiche che consentono di alimentare un elettrolizzatore per un numero di ore annue molto maggiore, rispetto alle altre fonti: “Parliamo di circa 8.200 ore all’anno, rispetto alle 1.200 ore garantite, in media, da un impianto fotovoltaico. Ciò comporta – secondo il manager di DBA Pro – un ritorno sull’investimento nell’impianto più rapido, e in linea di massima anche un effetto positivo sul costo finale dell’H2 prodotto”.

Partendo da questi presupposti GH2 si propone come partner per progetti di decarbonizzazuione rivolgendosi, grazie al network del nuovo socio SDC, anche al settore logistico-portuale, non solo italiano ma internazionale.

“Il nostro nuovo socio è un player consolidato nel campo delle spedizioni e della portualità, ambiti a cui potremo estendere la nostra proposta di soluzioni green per la riduzione delle emissioni di CO2”. Le opportunità, come sottolinea Artuso, non mancano: “Pensiamo per esempio alle comunità energetiche che nasceranno nei porti, o all’utilizzo di idrogeno, e dei suoi derivati, come fuel per lo shipping e per i mezzi di trasporto impiegati lungo tutta la catena logistica”.

Ma c’è di più: SDC porta infatti in dote anche una serie di connessioni internazionali. “La società è azionista di Euro Rijn Italia, joint-venture con il gruppo olandese Euro Rijn che in Italia opera nell’import di ferroleghe destinate alle acciaierie. Grazie a questo legame, potremo espandere il raggio d’azione di GH2 sul mercato europeo, ed anche attrare investitori internazionali interessati a sviluppare progetti di produzione di idrogeno verde nel Belpaese” conclude Artuso.