Graditi (ENEA): “Grazie ai fondi del PNRR ogni Regione italiana avrà almeno una hydrogen valley”
di Francesco Bottino
Rimini – Per la produzione di H2 in aree industriali dismesse le domande raccolte hanno superato di gran lunga la dotazione di risorse messe a disposizione dal PNRR, a conferma dell’interesse verso questo tipo di iniziative, e quindi entro i prossimi anni tutte le Regioni italiane avranno almeno una hydrogen valley, alcune anche di più.
Lo ha sottolineato il Direttore Generale dell’ENEA Giorgio Graditi durante il convegno ‘Idrogeno verde: dalle tecnologie per la sua produzione all’utilizzo nelle hydrogen valleys’ organizzato da H2IT – Associazione Italiana Idrogeno ed ENEA nell’ambito della fiera K.EY di Rimini.
La sessione si è aperta con l’intervento di Fabio Zanellini di ANIE, che ha fornito alla platea dell’evento un riepilogo del novità che interessano il quadro normativo di riferimento a livello europeo, dalla revisione della RED II al Gas Hydrogen Package fino agli Atti Delegati della Commissione su trasporto e metodo di calcolo dei gas serra.
È stata quindi la volta di Luigi Crema, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler di Treno, Vicepresidente di H2IT e Presidente di Hydrogen Europe Research, che ha fornito una panoramica sulle hydrogen valley già attive e su quelle in fase di progettazione e sviluppo: “Attualmente contiamo 37 valley a livello mondiale, di cui oltre la metà in Europa. Ma l’obbiettivo di Mission Innovation è quello di raggiungere le 100 hydrogen valley globali, di cui almeno 50 nel Vecchio Continente, entro il 2030. Un target che credo sarà ampiamente raggiunto e forse anche superato”.
Parlando poi delle misure di sostegno a questo tipo di iniziative, Crema ha ricordato che la Clean Hydrogen Partnership ha già assegnato oltre 154 milioni di euro, e che la stessa organizzazione (evoluzione della Fuel Cell Hydrogen Joint Undertaking) riceverà dalla Commissione altri 200 milioni di euro di budget.
Ma il supporto non arriverà solo da Bruxelles, come ha sottolineato il Direttore Generale dell’ENEA Giorgio Graditi ricordando che proprio in questo momento sono in fase di valutazione le proposte raccolte dalle Regioni per la realizzazione di hydrogen valley nelle aree industriali dismesse coi finanziamenti del PNRR: “Le richieste hanno superato di gran lunga la disponibilità di risorse, confermando il forte interesse degli operatori per questi progetti (come riferito recentemente anche dal Dirigente del MASE Mauro Mallone; ndr). Entro il 2026, quindi, ogni Regione italiana avrà almeno una hydrogen valley, e in alcuni casi anche più di una”.
Graditi ha quindi aggiunto che l’Italia “può vantare una forte competenza tecnologica e industriale, che può essere convertita all’idrogeno con investimenti sostenibili. E non dimentichiamo – ha ribadito il Direttore Generale dell’ENEA – che se questi investimenti non li facciamo ora, nel futuro ci troveremo ad affrontare dei costi, derivanti da tale inazione, di entità ben superiore”.
