Gran Bretagna: l’Eni ottiene licenza per stoccare CO2 in giacimenti offshore ormai esausti
L’Eni prosegue nello sviluppo di progetti per la cattura e lo stoccaggio della CO2, la cosiddetta CCS (Carbon Capture and Storage) e, dopo aver presentato ‘Ravenna CCS’, raddoppia con un’iniziativa analoga anche nel Regno Unito che contribuirà anche allo scale-up della produzione di idrogeno blu nel Paese, nell’ambito del progetto HyNet.
E’ stata infatti la stessa major italiana a comunicare oggi di aver ricevuto dall’autorità britannica per il petrolio e il gas – la Oil and Gas Authority (OGA) – la licenza per la realizzazione di un sito di stoccaggio della CO2 offshore in una porzione della Baia di Liverpool, nel Mare d’Irlanda Orientale.
Il ‘cane a sei zampe’ intende riutilizzare i giacimenti sottomarini esausti di Hamilton, Nord Hamilton e Lennox, riconvertendone le relative infrastrutture per potervi stoccare in via permanente l’anidride carbonica che verrà catturata nell’Inghilterra nordoccidentale e nel Galles settentrionale.
Grazie a questa iniziativa, l’Eni collaborerà attivamente, nell’ambito del progetto HyNet, con le imprese industriali delle regioni interessate per la cattura e il trasporto della CO2 dagli stabilimenti esistenti e dai futuri siti di produzione dell’idrogeno, che verrà utilizzato come combustibile di transizione per il riscaldamento, l’elettricità e i trasporti nell’ambito dell’obiettivo del Regno Unito di “zero emissioni” al 2050.
“L’OGA è molto lieta di concedere la licenza a quello che confidiamo sarà un progetto di grande successo” ha dichiarato Andy Samuel, Amministratore Delegato della Oil and Gas Authority britannica. “Il lavoro sull’integrazione energetica che abbiamo condotto mostra che la combinazione di vari sistemi energetici, inclusi la cattura di anidride carbonica e la produzione di idrogeno, possono dare un contributo significativo all’obiettivo “zero emissioni” perseguito dal Regno Unito”.
Soddisfatto anche il CEO dell’Eni Claudio Descalzi, che ha aggiunto: “Questo è un progetto di vitale importanza per l’Eni e rappresenta un traguardo fondamentale per gli obiettivi di “zero emissioni” del Regno Unito, oltre a essere un pilastro essenziale della strategia per la transizione energetica e la decarbonizzazione in cui il nostro gruppo è fortemente impegnato”.