H2IT incontra il Viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per parlare di mobilità a idrogeno

Realizzazione di un’adeguata infrastruttura di rifornimento e semplificazione dei processi autorizzativi per la costruzione di questi impianti, sviluppo della normativa e supporto all’adozione di veicoli a basse emissioni in ambiente urbano ed extraurbano.

Sono questi alcuni dei temi su cui si sono confrontati ieri, durante un incontro ufficiale, i rappresentanti di H2IT – Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile e il Viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli.

“Il ripensamento della mobilità in chiave sostenibile non può prescindere dal concetto di neutralità tecnologica” ha dichiarato a margine dell’incontro il Viceministro Morelli. “È di fondamentale importanza cogliere tutte le opportunità offerte dalla transizione ecologica, senza pregiudizi né preclusioni. Una strada da percorrere è sicuramente quella dell’idrogeno, il cui sviluppo è annoverato dalla Commissione Europea come condizione necessaria per completare il processo di decarbonizzazione entro il 2050. Significa che nei prossimi decenni la filiera dell’idrogeno è destinata a crescere in maniera significativa e questo andrà a beneficio dei Paesi che ne avranno saputo riconoscere il potenziale. Le aziende italiane hanno il know-how e le competenze per primeggiare a livello europeo anche in questo campo, ma serve una strategia nazionale che fissi un quadro legislativo certo e un piano di investimenti a lungo termine in infrastrutture, ricerca e innovazione. Nelle prossime settimane incontrerò i vertici di FNM, azienda lombarda pioniera che sta realizzando la prima ferrovia a idrogeno in Val Camonica, per rilanciare una case history utile al Paese”.

Durante l’incontro è stato ribadito il ruolo fondamentale dell’idrogeno nel processo di decarbonizzazione delle diverse modalità di trasporto, stradale ferroviario e anche marittimo, per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050, resi ancor più ambiziosi dal nuovo ‘pacchetto’ normativo Fit for 55

“Siamo felici di aver riscontrato il favore del Viceministro nei confronti dello sviluppo della mobilità a idrogeno” ha commentato Luigi Crema, Vicepresidente di H2IT. “La nostra associazione ha al suo interno un bacino di competenze, esperienze e conoscenze che può essere utile per indirizzare le decisioni delle Istituzioni, con un background scientifico e tecnologico. Come associazione manteniamo un rapporto storico con le Istituzioni Nazionali, con la prospettiva di fornire informazioni utili al decisore politico per prendere le scelte adeguate. Crediamo infatti che questo possa essere un elemento fondamentale per realizzare i progetti, specialmente per l’implementazione di quelli previsti nel PNRR in ambito mobilità, i quali dovranno predisporre strumenti e pianificazioni per la messa a terra di progetti importanti, in tempi vincolati e con meccanismi determinanti, oltre a individuare processi inclusivi nei confronti degli stakeholder.

H2IT – che proprio in questi giorni ha regisrtato l’ingresso tra le sue fila di AIPE (Associazione Italiana Pressure Equipment), l’associazionedi rappresentanza dei produttori di caldareria – è da anni un interlocutore di primo piano delle istituzioni su tutti i temi riguardanti l’idrogeno: a partire dal 2016 ha supportato i Ministeri competenti nell’elaborazione del ‘Piano Nazionale per la Mobilità ad Idrogeno’, aggiornato poi nel 2019, e nel 2018 ha collaborato con il Ministero dell’Interno alla stesura della ‘Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione’. Nel 2019, inoltre, ha realizzato il position paper ‘Strategia Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile’, mentre a gennaio 2021 l’associazione ha pubblicato il report “Strumenti di Supporto al Settore Idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia”, i cui punti salienti sono stati presentati in un’audizione alla Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame del PNRR.

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