HYBRIT: prodotte in Svezia le prime 100 tonnellate di DRI ‘zero carbon’ grazie all’idrogeno
In attesa di inaugurare la produzione commerciale, entro il 2026, il progetto HYBRIT promosso dalle aziende svedesi SSAB, LKAB (entrambi gruppi siderurgici) e Vattenfall (fornitore di energia rinnovabile) ha raggiunto il suo primo, importante, obbiettivo: presso l’impianto pilota di Luleå, in Svezia, i tre partner hanno infatti prodotto il quantitativo di DRI (Direct Iron Ore) utilizzando come agente riducente del minerale di ferro idrogeno verde (generato tramite elettrolisi alimentata con energia rinnovabile) al posto dei combustibili fossili tradizionalmente impiegati in questo processo, principalmente carbone e metano.
In questa prima fase pilota dell’iniziativa – a cui recentemente ha aderito anche il gruppo automobilistico connazionale Volvo, che sarà il primo gruppo a testare l’utilizzo di questo acciaio ‘green’ nell’industria automotive – sono già state prodotte 100 tonnellate di quello che viene definito ‘sponge iron’ e che – spiegano i promotori di HYBRIT in una nota – costituisce la base di partenza per il futuro acciaio verde.
La produzione di DRI tramite idrogeno è infatti un passaggio essenziale e propedeutico alla produzione di acciaio decarbonizzato su scala commerciale, obbiettivo che SSAB, LKAB e Vattenfall si prefiggono di raggiungere entro il 2026 continuando a sviluppare le tecnologie necessarie anche grazie al sostegno diretto del Governo di Stoccolma, erogato tramite la Swedish Energy Agency.
Proprio per poter proseguire con le attività dell’impianto pilota di Luleå, i partner di HYBRIT lo scorso maggio hanno anche avviato la costruzione di un sito di stoccaggio dell’H2, in modo da poter sempre disporre in loco del quantitativo di gas sufficiente ad alimentare il processo di produzione del DRI.