Hydrogen Europe e la Renewable Hydrogen Coalition esortano Bruxelles a semplificare le norme per sostenere lo scale-up dell’idrogeno rinnovabile

Hydrogen Europe e la Renewable Hydrogen Coalition (lanciata nel novembre 2020 dalle associazioni europee SolarPower Europe e WindEurope, con il supporto di Breakthrough Energy e di oltre 20 player dell’industria delle energie rinnovabili tra cui Enel) hanno firmato una ‘call’ congiunta per esortare la Commissione Europea a fare in modo che le sfide strutturali siano adeguatamente affrontate col fine di garantire la massima diffusione dell’idrogeno rinnovabile in Europa.

In particolare, in relazione alla ‘Renewable Energy Directive’ (RED II) e al ‘Delegated Act on renewable electricity for renewable fuels of non-biological origin’ (RFNBOs), i firmatari chiedono alla Commissione di rimuovere le barriere imposte ai produttori di idrogeno rinnovabile e anzi auspicano che in questi strumenti normativi siano inserite misure in grado di favorire lo sviluppo dell’H2 green, a partire dalla rimozione dei colli di bottiglia che possono limitare l’installazione di nuova capacità di produzione di energia rinnovabile.

Nella loro ‘joint call’(il cui testo integrale è consultabile qui) Hydrogen Europe e la Renewable Hydrogen Coalition entrano nel merito della questione, elencando sei ‘principi’ tesi a favorire un incremento della produzione di rinnovabili entro il 2030 alzando i target attualmente previsti, rimuovendo barriere regolatorie e in generale rendendo più favorevole l’ambiente normativo in cui l’idrogeno verde dovrà muoversi. Si tratta – secondo le due organizzazioni – di azioni concrete, che come effetto potranno generare un immediato abbattimento delle emissioni di gas serra. Il tutto nell’ottica di centrare il primo obbiettivo fissato dalla strategia europea per l’idrogeno, che prevede la produzione di 1 milione di tonnellate di idrogeno verde all’anno e l’installazione di almeno 6 GW di capacità di elettrolisi nel continente entro il 2024.

“Utilizzare energia rinnovabile per produrre idrogeno dà vita ad un perfetto ‘matrimonio’, e su questo fronte gli investitori di tutto il mondo possono aspettarsi una solida crescita del mercato nei prossimi decenni” ha assicurato Jorgo Chatzimarkakis, Segretario Generale di Hydrogen Europe, commentando la ‘joint call’. “La Commissione Europea deve muoversi rapidamente per fare in modo che l’idrogeno rinnovabile riceva il giusto sostegno, dando così certezza agli investitori e contribuendo al raggiungimento degli obbiettivi della hydrogen strategy dell’UE”.”

Secondo François Paquet, Impact Director della Renewable Hydrogen Coalition “l’idrogeno rinnovabile è lo strumento che fino ad oggi è mancato per poter decarbonizzare settori che non possono essere elettrificati. Il pacchetto normativo ‘Fit for 55’ deve quindi dare priorità allo sviluppo dell’H2 verde e mettere al riparo i produttori di questo vettore da imposizioni improprie in questa fase di start-up del mercato, al fine di garantire la competitività dell’idrogeno rinnovabile con la variante prodotta da fonti fossili”. Un obbiettivo che, per Paquet, può essere raggiunto solo con “una serie di azioni concrete tese a favorire la massima espansione delle capacità di produzione di energie rinnovabili nei prossimi anni, soprattutto rendendo più semplice e rapido il percorso autorizzativo dei progetti”.

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