Hydrogen Europe: per lo scale up dell’idrogeno servono 430 miliardi di investimenti entro il 2030
Il settore dell’idrogeno in Europa, per compiere il cosiddetto ‘scale up’, ovvero il salto dimensionale che con sentirà il raggiungimento delle competitività economica con altre tipologie di combustibile, avrà bisogno di investimenti complessivi, tra fondi pubblici e privati, pari a 430 miliardi di euro da qui al 2030.
Il calcolo è di Hydrogen Europe, associazione di aziende attive nella filiera di cui fa parte l’italiana Snam insieme a molte altre corporation internazionali come Air Liquide, BP, Daimler, EDF, Enagas, Engie, Fluxys, Gasunie, GRTgaz, ITM Power, Ontras, Port of Rotterdam, Snam, Total, Uniper, Vattenfall and Verbund, i cui 93 CEO hanno firmato e inviato una lettera alla Commissione Europea, formalizzando il loro impegno a investire massicciamente nel settore dell’idrogeno.
Investimenti che, secondo quanto assicurato più volte dalla stessa Commissione, saranno utili a far ripartire le economie del continente dopo la crisi del coronavirus e contribuiranno al consolidamento di un comparto, quello dell’idrogeno, fondamentale per consentire all’Europa di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
La stessa Hydrogen Europe – i cui manager sostengono il piano dell’UE di lanciare a fine giugno la Clean Hydrogen Alliance tra istituzioni pubbliche e aziende private, il cui obbiettivo sarà quello di dare un impulso alla produzione e all’utilizzo di idrogeno pulito a livello continentale – ha fatto i conti in un apposito report, chiamato Green Hydrogen Investment and Support Report.
In questo dossier, l’associazione stima che per lo scale up della produzione di idrogeno pulito saranno necessari 220 miliardi di euro, di cui 95 miliardi di finanziamenti pubblici. Al segmento del trasporto e dello stoccaggio serviranno invece, sempre per compiere il tanto auspicato salto dimensionale, 120 miliardi, di cui 15 miliardi di origine pubblica, e infine alle varie applicazioni dell’idrogeno saranno necessari 90 miliardi, di cui 35 miliardi sotto forma di sostegno pubblico.
Nel suo report, Hydrogen Europe stima una domanda di idrogeno pulito che in Europa, nel 2030, dovrebbe aver raggiunto i 16,9 milioni di tonnellate, di cui 7,4 milioni saranno prodotte tramite elettrolisi alimentata da energia rinnovabile (4,4 milioni di tonnellate prodotte all’interno dell’UE e 3 milioni di tonnellate importate da Nord Africa e Ucraina, come già previsto anche nel paper ‘2x40GW Green Hydrogen Initiative‘ pubblicato dalla stessa associazione lo scorso aprile). Altri 8,2 milioni di tonnellate saranno costituite da idrogeno blu mentre 1,3 milioni di tonnellate di idrogeno potranno essere prodotte tramite gassificazione del carbone con cattura della CO2.