Hydrogen Refueling Station: il MIT ha raccolto altre 15 proposte progettuali, ora al vaglio di Bruxelles
Dopo che la prima gara per assegnare le risorse stanziate dal PNRR a sostegno della realizzazione di stazioni di rifornimento stradale di idrogeno (230 milioni di euro in totale), avviata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) la scorsa primavera, si era conclusa mancando il target (35 progetti ammessi rispetto all’obbiettivo di almeno 40), a fine luglio il dicastero guidato da Matteo Salvini aveva bandito una nuova procedura per assegnare i 128 milioni di euro rimasti sul piatto, e superare così la soglia dei 40 progetti per nuove Hydrogen Refueling Station il cui mancato raggiungimento (in concorrenza con altri target non raggiunti) avrebbe potuto bloccare il trasferimento dei fondi da Bruxelles a Roma.
E questa volta l’esito sembra stato centrato: alla chiusura dei termini del bando – riferisce infatti il MIT in una nota di aggiornamento sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, diramata a valle dell’ultima riunione della cabina di regia – “risultano infatti pervenute ulteriori 15 istanze di accesso al contributo, in fase di valutazione con la Commissione europea”.
Tra gli altri capitoli di spesa su cui il MIT fornisce un ragguaglio, c’è quello relativo alla sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario, investimento del PNRR che ha l’obiettivo finale di realizzare entro il 30 giugno 2026 almeno 10 impianti di stoccaggio e rifornimento a base di idrogeno rinnovabile lungo almeno sei linee ferroviarie. Anche in questo caso, entro il mese di giugno 2023 era necessario procedere con l’assegnazione di tutte le risorse: “Traguardo intermedio che è stato raggiunto con successo – ricorda il MIT – attraverso la pubblicazione del Decreto Dirigenziale numero 144/2023, con il quale sono state assegnate risorse a 10 progetti distribuiti in Regioni chiave, tra cui Lombardia, Sicilia, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna”.
Infine c’è l’investimento relativo al rinnovo del parco ferroviario per il trasporto pubblico locale con treni alimentati con combustibili puliti (M2C2 – 4.4.2), oggetto di una lieve rimodulazione degli obiettivi finali previsti ma invariato nella dotazione economica di 800 milioni di euro, che ha come obiettivo finale l’acquisto di almeno 100 carrozze per il servizio universale e di almeno 53 treni ad emissioni zero, considerando ciascun treno come dotato di una propria carrozza locomotrice e diverse carrozze passeggeri. Il traguardo intermedio relativo all’aggiudicazione degli appalti – si legge nella nota del MIT – è stato raggiunto il 30 giugno 2023, assegnando il 63,5% delle risorse al Mezzogiorno, considerando aggiudicazioni per forniture relative a un numero complessivo di 96 treni, divisibili in 96 carrozze locomotrici e 395 carrozze passeggeri (di cui 70 esclusivamente per il servizio intercity nel Sud d’Italia).