Hydrogen valley: la lista dei progetti finanziati dalla Regione Lombardia
Come già fatto dalla maggior parte delle altre Regioni italiane, ora anche la Lombardia ha pubblicato la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento destinato dal PNRR alla produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, assegnando il suo budget, pari a 33,5 milioni di euro, alle prime 4 iniziative classificate (le prime 3 finanziate per intero, la quarta solo parzialmente).
Come si legge nel decreto – approvato il 31 marzo (entro i termini previsti) e ora disponibile sul sito della Regione – l’ente ha ricevuto in totale 13 proposte, di cui 4 sono state considerate inammissibili.
Delle 9 in linea con i parametri del bando – pubblicato lo scorso gennaio – solo 4, però, otterranno dei fondi: il primo progetto classificato in graduatoria è promosso dal Gruppo Sapio, e riceverà 20 milioni di euro, ovvero l’intero ammontare richiesto. Finanziati interamente anche i progetti di Raffmetal, a cui andranno 4,5 milioni di euro, e di Lucchini Energy, che riceverà circa 6,5 milioni di euro.
Il quarto progetto classificato, promosso dalla società Expand, aveva richiesto un finanziamento di 11,48 milioni di euro, ma ne riceverà soltanto 2,5 milioni.
Restano invece a bocca asciutta le iniziative classificatesi dalla 5a alla 9a posizione della graduatoria stilata dalla Regione Lombardia, ovvero quelle promosse da Esselunga (richiesta di 6,7 milioni di euro), Roncello Capital (7,7 milioni), Bettoni (5,3 milioni), Vitali (6,2 milioni) ed Eni (17,4 milioni).
Per quanto riguarda il progetto di Spaio, è la stessa azienda a rivelare – con un post sul suo profilo Linkedin – che il progetto prevede la produzione di 1.500 tonnellate di idrogeno rinnovabile tramite un impianto fotovoltaico di 14 MW, installato presso un’area industriale dismessa dello stabilimento di Sapio a Mantova. L’H2 prodotto sarà destinato a servire le industrie hard-to-abate e il settore della logistica con particolare focus sul trasporto su gomma, servito da una stazione di rifornimento idrogeno, anch’essa aggiudicataria dei fondi PNRR in relazione al bando per le stazioni di rifornimento stradali, collocata di fianco alla nuova produzione. A questo si aggiunge anche un ulteriore utilizzo legato al trasporto trimodale ed in particolare all’utilizzo dell’idrogeno nella logistica su rotaia e sull’acqua, sfruttando una situazione unica nel Nord Italia con il porto fluviale di Valdaro come punto di collegamento fino all’Adriatico. Questo progetto – sottolinea ancora Sapio –“pone le basi per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione previsti dal programma europeo RePowerEU e posiziona la Provincia di Mantova in una situazione di leadership a livello nazionale nello sviluppo dell’idrogeno rinnovabile”.
Per ciò che concerne invece le due società Raffmetal e Lucchini, entrambe bresciane, è Il Giornale di Brescia a fare un po’ di chiarezza, citando peraltro una nota dell’Assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione (che tuttavia al momento non pare reperibile sul sito istituzionale di Regione Lombardia). Secondo il quotidiano locale, Raffmetal realizzerà a Mura un elettrolizzatore da 1 MM, alimentato da un impianto fotovoltaico da 4,5 MW, che produrrà 83 tonnellate all’anno di idrogeno green tramite cui saranno alimentati i forni del vicino stabilimento dell’azienda, dove si produce alluminio destinato ad usi industriali. Lucchini, invece – sempre secondo la ricostruzione de Il Giornale di Brescia – installerà a Verolanuova un elettrolizzatore da 1 MW alimentato da un impianto fotovoltaico da 5,5 MW, per produrre circa 77 tonnellate annue di H2 che saranno stoccate in un apposito serbatoio e quindi distribuite, per mezzo di carri bombolai, a diversi clienti industriali della zona.