I porti di Livorno e Piombino guardano all’idrogeno e organizzano tre webinar dedicati
di Francesco Bottino
I porti di Livorno e Piombino, che insieme agli scali dell’Elba costituiscono il Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, hanno entrambi una forte vocazione industriale e storicamente hanno sempre operato al servizio del settore energetico nazionale. E, ora che questo comparto è interessato da un sempre più rapido processo di ‘transizione energetica’, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (l’ente che governa gli scali) si interroga su quale potrà essere il suo futuro, e nel farlo guarda con attenzione all’idrogeno, tema a cui saranno dedicati 3 webinar organizzati dall’authority, di cui Hydronews sarà media partner.
“Per i prossimi anni lavoriamo a due grandi progetti, uno relativo alla transizione digitale e uno che riguarderà invece la transizione energetica e che si focalizzerà proprio sull’utilizzo dell’H2 in ambito portuale” spiega ad Hydronews Antonella Querci, dirigente Sviluppo, Programmi Europei ed Innovazione dell’ente portuale. “Il concetto di sviluppo delle reti, che accumuna queste due iniziative, è alla base dell’attività di programmazione strategica, che è la principale missione delle Autorità di Sistema”.
E’ in quest’ottica che dall’authority livornese hanno iniziato a ragionare sull’idrogeno, compiendo anche alcuni passi concreti come l’adesione alla European Clean Hydrogen Alliance: “In questo tipo di dinamiche – secondo Querci – o si è driver o si è follower, e mi pare che la nostra volontà di farci trovare pronti sia chiara”.
Il Sistema Portuale dell’Alto Tirreno intende infatti candidarsi – per dirla con le parole della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen – quale ‘hydrogen valley’, ovvero come hub nazionale dell’idrogeno nel contesto di un più esteso network europeo, e guarda all’H2 “sia come nuovo settore merceologico, che potrà portare un futuro sviluppo delle attività dello scalo, sia come vettore in grado di produrre energia green a basso costo per le aziende del tessuto economico locale e nazionale, al cui servizio da sempre le nostre banchine operano, costituendo un fattore di innovazione e competitività”.

Il primo dei tre webinar, che si svolgerà il 28 ottobre alle 15, sarà intitolato “Il fattore idrogeno nel contesto globale: implicazioni geopolitiche, impatti economici e scenari mediterranei” e indagherà appunto l’impatto dello sviluppo di un marcato globale dell’H2 sugli equilibri internazionali. “E’ evidente – spiega a tal proposito la dirigente dell’authority labronica – che la diffusione dell’idrogeno come commodity energetica avrà effetti a livello geopolitico, ma potrà anche presentare nuove opportunità da questo punto di vista. Pensiamo per esempio al fatto che uno dei centri di produzione dell’idrogeno verde, grazie all’abbondanza di energia solare a basso costo, sarà con tutta probabilità il Nord Africa: il nostro scalo ha solidi rapporti commerciali di lunga data con questa regione, e quindi potrebbe essere ben posizionato per diventare un hub di ricezione dell’H2 importato in Italia via mare”.
Il secondo webinar, previsto per il 25 novembre (sempre alle 15) e intitolato “L’idrogeno per la navigazione, la logistica e l’industria: tecnologie e impieghi possibili”, si concentrerà invece sugli aspetti più concreti, dalla produzione al trasporto e stoccaggio fino agli utilizzi finali dell’H2, e vedrà un coinvolgimento diretto delle imprese. “Riteniamo che il tessuto economico toscano, fatto di molte PMI leader a livello internazionale nei rispettivi settori, potrà beneficiare dallo sviluppo dell’idrogeno e dal ruolo che il porto potrà avere in questo percorso. Certamente servirà una grande azienda che faccia da ‘pesce pilota’, a cui le realtà dimensionalemnte più piccole potranno affiancarsi. In ogni caso, per portare avanti le iniziative che abbiamo in mente, il confronto con l’impresa privata è imprescindibile” assicura Querci.
Il terzo seminario online, che avrà luogo il 18 febbraio 2021 alle 15, sarà intitolato “Progettare l’idrogeno nel sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale” e avrà il compito di tirare le somme degli eventi precedenti, delineando il quadro per un ‘progetto idrogeno’ che possa proiettare i porti di Livorno e Piombino nel vivo della transizione energetica: “Vogliamo arrivare ad avere delle proposte concrete, per definire un progetto organico da presentare poi anche alla Commissione Europea. La nostra ambizione sarebbe quella di confrontarci con altri scali continentali attivi su questo argomento per delineare insieme un white paper, una sorta di road map che contenga standard comuni e best prectices relative allo sviluppo e all’utilizzo dell’idrogeno in ambito portuale”.
Di seguito i link alla ‘concept note’ dell’AdSP sul ciclo di seminari e il programma dettagliato del primo dei tre webinar: