Idrogeno e industria: un consorzio guidato da DNV GL studia nuove soluzioni per dacarbonizzare vetro, ceramica e ‘food’

Decarbonizzare il ciclo produttivo in alcuni settori industriali ad alto consumo energetico e per ciò poco adatti ad essere elettrificati: secondo molti analisti questa sarà una delle principali e più efficaci applicazioni dell’idrogeno, che potrà progressivamente sostituirsi al metano o al carbone attualmente utilizzati e contribuire in tal modo ad abbattere le emissioni di comparti da sempre considerati ‘hard-to-decarbonize’

E’ in base a questa convinzione che il gruppo GNV DL, società di certificazione attiva in diversi ambiti, compreso ovviamente quello dei processi industriali, si è alleato con il produttore olandese di vetro Celsia, dando vita ad un consorzio a cui hanno aderito oltre 30 realtà pubbliche e private (compreso il Governo olandese) e il cui obbiettivo è proprio quello di sviluppare tecnologie per utilizzare l’idrogeno in ambito industriale.

Nel ‘mirino’ ci sono settori altamente energivori, come appunto l’industria del vetro, quella della ceramica e quella alimentare, in cui i processi di riscaldamento della materia prima hanno un ruolo fondamentale e attualmente vengono alimentati con gas metano.

Il consorzio guidato da DNV GL ha verificato che, pur presentando l’idrogeno caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto ed efficace come alternativa al metano per decarbonizzare questi processi produttivi, ad oggi le tecnologie per compiere uno ‘switch’ non sono ancora mature per essere commercializzate su larga scala.

Ed è proprio su questo aspetto che la neocostituita alleanza intende intervenire: “Le tecnologie per abbattere le emissioni di questi processi industriali non sono ancora pronte per essere commercializzate, nonostante il gande interesse e gli indubbi vantaggi dell’utilizzo dell’idrogeno come combustibile low carbon nelle industrie caratterizzati da processi ad alta temperatura. Il nostro programma punta ad avare un nuovo concept di bruciatore alimentato a idrogeno pronto per andare sul mercato entro 2 anni” ha spiegato Sander Gersen, project leader di DNV GL – Oil & Gas.

“Insieme ai nostri partner, stiamo cercando di capire come integrare al meglio nuove tecnologie nei processi industriali esistenti, ma stiamo anche raccogliendo dati ed esperienze pratiche grazie ad una serie di dimostrazioni sul campo. La fase di studio avviene nei laboratori di DNV GL a Groningen, e presto partiremo con delle sperimentazioni presso gli stabilimenti produttivi di alcuni dei nostri partner industriali” ha aggiunto Johan Knijp, country manager DNV GL – O&G Netherlands.

Le questioni da affrontare sono principalmente tre, ha spiegato DNV GL nella sua nota. In primo luogo la ricerca si concentrerà sulle modalità di trasmissione del calore dalla fiamma di idrogeno al prodotto da riscaldare. In secondo luogo, considerando che per gli end user è fondamentale la continuità della fornitura di calore durante il processo di trasformazione della materia prima, si dovrà fare in modo che i nuovi ‘burner’ a idrogeno possano, all’occorrenza e per brevi periodi, alimentarsi anche con metano. Infine, determinante sarà riuscire ad assicurare costi di produzione e di integrazione di queste nuove tecnologie all’interno dei cicli produttivi che siano competitivi e quindi sostenibili dalle aziende coinvolte.

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