Idrogeno: i big italiani ne parlano all’Italian Energy Summit del Sole 24 Ore

Si sono seduti più o meno tutti, i top manager delle principali aziende energetiche italiane, sugli sgabelli degli studi in cui è andato in onda l’Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore, e hanno interagito con i cronisti del quotidiano di Viale Monterosa su svariati temi, compreso ovviamente l’idrogeno.

Non poteva mancare Marco Alverà, che ha parlato dell’impegno di Snam per rendere al 100% ‘hydrogen ready’ l’infrastruttura nazionale del gas, una delle più estese e variegate di tutta Europa e per questo asset strategico anche in chiave di switch verso l’H2.

L’Amministratore delegato di Enel Francesco Starace ha invece ribadito l’importanza di una comunità d’intenti a livello europeo, perchè un singolo Paese, da solo, non riuscirà a determinare un vero cambiamento nel senso della transizione energetica e dello scale-up dell’idrogeno. Percorso verso l’H2 che per Starace potrebbe anche essere abbastanza breve, a patto che si verifichino due condizioni: il costo delle energie rinnovabili dovrà scendere a 40-50 dollari a MW/ora – target a cui ormai siamo molto vicini, ha ammesso lo stesso numero uno di Enel – mentre quello degli elettrolizzatori deve ridursi di almeno 6 volte rispetto ai livelli attuali. Situazione che per Starace si potrà verificare nel corso di 3-5 anni.

Sulle tempistiche piuttosto brevi per l’adozione su larga scala dell’idrogeno si è detto d’accordo anche Nicola Monti, Amministratore delegato di Edison, che ha quindi confermato l’interesse dell’azienda di Foro Bonaparte a partecipare a progetti pilota in questo ambito. Secondo Monti, infatti, è necessario ridurre i costi di tutta la catena dell’H2 da 5 a 10 volte, e l’unico modo per riuscirci è mettere insieme le aziende.

Impossibile, però, realizzare un’economia dell’idrogeno, in Italia come in Europa, senza contare su un massiccio intervento pubblico di supporto. A sottolineare questo aspetto è stato il CEO di Eni Claudio Descalzi, che ha ricordato i sussidi dati alle energie rinnovabili sostenendo la necessità di finanziare anche il resto, per creare un vero mercato dell’idrogeno inserito in un nuovo quadro regolatorio in grado di agevolarne lo sviluppo.

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