Idrogeno verde, biometano e CO circolare: le sinergie tra i gas green secondo il Consorzio Italiano Biogas
Il CIB – Consorzio Italiano Biogas ha presentato la scorsa settimana (in occasione della fiera Ecomondo di Rimini) l’ultimo capitolo – l’azione 10 – del suo progetto “Farming for Future. 10 azioni per coltivare il futuro”, che individua un percorso per l’agroecologia e lo sviluppo dei gas rinnovabili, puntando sull’integrazione delle filiere del biometano e dell’idrogeno e sfruttando la CO2 circolare.
L’obbiettivo di questa azione è infatti ricombinare l’anidride carbonica con H2 per contribuire alla produzione di 6 miliardi di metri cubi di biometano rinnovabile entro il 2030.
Integrare all’interno dell’azienda agricola le fonti energetiche rinnovabili, e quindi l’idrogeno green, significa – secondo il CIB – disporre di maggiore capacità di stoccaggio e quindi rende programmabile l’energia prodotta.
In questo contesto, un elemento centrale del processo diventa il recupero e il riutilizzo della CO2 biogenica, generata dall’upgrading del biometano: le aziende agricole possono così diventare un anello strategico di congiunzione tra tutte le rinnovabili, programmabili e non. Recuperare la CO2, infatti, permetterà di accrescere la penetrazione nella rete elettrica delle fonti rinnovabili non programmabili, come solare ed eolico, dando maggiore slancio e potenzialità di crescita a tutto il settore.
“Lo sviluppo dei gas rinnovabili sulla strada delineata con le dieci azioni di Farming for Future, con una produzione al 2030 di circa 6 miliardi di metri cubi di biometano, potrebbe portare l’Italia a recuperare CO2 biogenica che può essere reimpiegata su scala industriale. Per questo motivo, è necessario avere un supporto normativo adeguato che consenta da un lato di accelerare la crescita delle rinnovabili e dall’altro di stimolare un mercato che possa sfruttare il potenziale di azione dell’agricoltura verso lo sviluppo di servizi e prodotti caratterizzati da minore impronta di carbonio e capaci di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e di ridurre le emissioni” ha spiegato il Direttore del CIB, Christian Curlisi.
L’azienda agricola con impianto biogas può sfruttare l’energia prodotta da solare e/o eolico, nei momenti in cui non è utilizzata altrimenti, per produrre idrogeno verde, che a sua volta potrà poi essere impiegato per produrre (in combinazione con la CO2, appunto) biometano (Power-to-Methane) con una ridotta impronta di carbonio, portando in tal modo a compimento l’integrazione fra le rinnovabili non programmabili e quelle programmabili.
Secondo il Consorzio Italiano Biogas, che su questo modello ha incentrato l’azione 10 del suo piano Farming for Future, puntare sulla ricerca e lo sviluppo di queste tecnologie potrebbe contribuire alla decarbonizzazione del nostro Paese, senza tralasciare la strada della transizione ecologica. “Sarà possibile raggiungere tutti gli ambiziosi obiettivi del Fit for 55 e del REPowerEu al 2030 e i target climatici al 2050, solo se saremo in grado di valorizzare tutte le tecnologie disponibili, sfruttandone a pieno il potenziale” scrive infatti il Consorzio.
