Idrogeno verde: ecco la lista dei 13 più grandi progetti del mondo (tutti oltre 1 GW di capacità)
A ulteriore conferma che il 2020 è stato l’anno di svolta per lo sviluppo di una futura economia dell’idrogeno, c’è un semplice dato: nel corso dei 12 mesi che stanno per terminare – e che passeranno, tristemente, alla storia per la pandemia di coronavirus – sono stati annunciati nuovi progetti per la produzione di idrogeno verde da elettrolisi per una capacità aggregata di 50 GW.
A stilare un elenco delle maggiori iniziative di questa categoria, tutte al di sopra del GW (per dare una dimensione della loro portata, basti pensare che attualmente il più grande elettrolizzatore in funzione ha una capacità di ‘soli’ 10 MW) è la testata specializzata ReCharge, che mette in fila i 13 progetti di più elevata entità.
A farla da padrone, come location per i futuri maxi-hub di produzione dell’idrogeno green è, inequivocabilmente, l’Australia, dove sorgerà anche il più grande dei progetti presi in considerazione da ReCharge: si tratta dell’Asian Renewable Energy Hub, che prevede l’installazione di 14GW di capacità di elettrolisi a Pilbara, nel Western Australia, per iniziativa dei promotori InterContinental Energy, CWP Energy Asia, Vestas, Macquarie, che prevedono di investire complessivamente 36 miliardi di dollari e di mettere in funzione l’impianto tra il 2027 e il 2028.
Segue in questo ranking il progetto olandese NorthH2, promosso da Shell, Equinor, RWE, Gasunie e Groningen Seaports, che intendono installare elettrolizzatori per complessivi 10 GW di capacità che dovrebbero entrare progressivamente in funzione tra il 2027 (1 GW), il 2030 (4 GW) e il 2040, quando l’impianto raggiungerà la piena capacità.
Sul terzo gradino di questo podio virtuale c’è AquaVentus, grazie ai suoi 10 GW di capacità di elettrolisi che verranno installati a Heligoland, in Germania, da un consorzio di 27 società tra cui figurano RWE, Vattenfall, Shell, E.ON, Siemens Energy, Siemens Gamesa, Vestas, Northland Power, Gasunie e Parkwind. Anche in questo caso si procederà per tappe: 30 MW nel 2025, 5 GW nel 2030 e 10 GW nel 2035.
Si torna quindi in Australia, a Kalbarri, col progetto Murchison Renewable Hydrogen Project da 5 GW di capacità: sarà sviluppato da Hydrogen Renewables Australia and Copenhagen Infrastructure Partners, entrerà in funzione nel 2028 e richiederà un investimento complessivo stimato tra i 10 e i 12 miliardi di dollari.
Nella classifica di ReCharge compare anche la Cina, col progetto che risulterebbe essere in fase più avanzata: il Beijing Jingneng Inner Mongolia, da 5 GW, dovrebbe infatti entrare in funzione entro il 2021 grazie ai 3 miliardi di dollari investiti dalla utility locale Beijing Jingneng.
In tempi relativamente rapidi, ovvero entro il 2025, dovrebbe giungere a compimento anche il progetto Helios Green Fuels Project, da 4 GW di capacità, che sorgerà a Neom, una città ancora tutta da costruire in Arabia Saudita, per mano di Air Products, ACWA Power e Neom, che investiranno circa 5 miliardi di dollari.
Ancora una volta l’Australia, che sarà la location (a Callide, nel Queensland) del progetto Pacific Solar Hydrogen: 3,6 GW di capacità di elettrolisi che verranno installati (non si sa entro quando) dalla start-up Austrom Hydrogen, con un investimento non meglio precisato.
E sempre nel Queensland vedrà la luce, entro il 2025, anche il progetto H2-Hub Gladstone, che prevede complessivamente 3 GW ed è promosso, con un investimento stimato di 1,6 miliardi di dollari, da The Hydrogen Utility (H2U).
Nascerà invece in Cile, ad opera di Engie e Enaex, il progetto HyEx da 1,6 GW, che inizierà ad operare a partire dal 2024 con i primi 26 MW della fase pilota, per poi ‘scalare’ progressivamente la capacità di produzione di green hydrogen.
E l’Australia, che come detto è l’ubicazione che ricorre più frequentemente in questo ranking, terrà a battesimo anche il progetto Geraldton della major BP, che prevede l’installazione di 1,5 GW.
Poco meno, ovvero 1,3 GW, sarà invece la capacità installata a in Danimarca nell’ambito del progetto Greater Copenhagen promosso da Orsted, Maersk, DSV Panalpina, DFDS e SAS che dovrebbe completarsi entro il 2030 (10 MW dal 2023 e 250 dal 2027).
Infine chiudono la classifica dei 13 più progetti di idrogeno verde del mondo (tra quelli annunciati fino ad oggi ovviamente), entrambi con 1 GW di capacità, H2 Sines, che sorgerà in Portogallo entro il 2030 grazie ad un investimento di 1,5 miliardi di euro sostenuto da EDP, Galp, Martifer, REN e Vestas, e Rostock, promosso nell’omonima città tedesca dall’azienda energetica RMW.