Idrogeno verde: McPhy si attrezza per il suo ‘scale-up’ con aumento di capitale da 180 milioni di euro
Si è concluso con un risultato migliore delle aspettative, e in tempi rapidissimi, l’aumento di capitale avviato da McPhy, gruppo francese specializzato nella produzione di elettrolizzatori e di altre componenti per la catena del valore dell’idrogeno verde.
La procedura è stata infatti lanciata ieri, 13 ottobre, e si è conclusa nel giro di un solo giorno tramite un Accelerated Bookbuild: l’offerta iniziale di 150 milioni di euro è stata sovra-sottoscritta e quindi l’emissione di nuove azioni è stata pari complessivamente a 180 milioni di euro, ad un prezzo unitario di 23,50 euro ad azione, cifra che costituisce uno sconto dell’8,65% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura della Borsa di Parigi, dove PcPhy è quotata dal 2014.
A sottoscrivere le nuove quote sono stati gli azionisti storici di McPhy, EDF Pulse Croissance Holding ed Ecotechnologies Fund (gestito da Bpifrance Investissement), e i due nuovi partner strategici Chart Industries e Technip Energies. Con questi ultimi due soggetti, l’azienda francese ha anche firmato altrettanti MoU (Memorandum of Understandings) finalizzati alla definizione di un quadro di collaborazione per lo sviluppo di opportunità promozionali nell’ambito di progetti di H2 green.
Soddisfatto Laurent Carme, Chief Executive Officer di McPhy, che ha commentato: “Con il sostegno dei nostri azionisti storici, che ringraziamo, e il contributo dei nuovi partner strategici, McPhy ha ora gli strumenti per poter realizzare uno scale-up delle proprie capacità industriali, sia da un punto di vista operativo che finanziario. Inoltre, gli accordi con Chart Industries e Technip Energies, entrambe realtà leader nei rispettivi settori, complementari al nostro business, miglioreranno la nostra esposizione internazionale e ci consentiranno di puntare a progetti di larga scala. McPhy è pronta per espandere la propria presenza nel settore dell’idrogeno e a rispondere alle crescenti necessità di decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti e dell’energia”.
La risorse raccolte tramite questo aumento di capitale, il più significativo mai realizzato fino ad ora da McPhy, saranno destinate ad accelerare il processo di crescita della capacità produttiva dell’azienda e a finanziare iniziative di ricerca e sviluppo con un particolare focus su progetti di larga scala.
Il piano per l’ idrogeno presentato da Confindustria al Governo pochi giorni fa’ sono appena poche intenzioni di principio, hanno sempre chiesto alla politica piani molto dettagliati con tempi certi, risorse allocate, ricadute economiche e occupazionali, questa era una ottima occasione per dimostrare come si fa concretamente un Industry Plan. Guardando cosa si fa’ in giro per il mondo, anche questa volta rischiamo di perdere il treno: Giappone, Korea del Sud, Cina, California, Francia, Germania sono molto più avanti rispetto al nostro paese. Confindustria tra l’ altro non ha svelato quale tipo di idrogeno ha in mente, verde, blu, grigio o altro. Purtroppo il nostro paese non ha una filiera di celle a combustibile FC o elettrolizzatori per produrre idrogeno pulito da fonti rinnovabili e non vorrei che pensino all’ impiego del metano per produrre questo vettore energetico. Dobbiamo inquadrare questo progetto a livello europeo, da soli non possiamo fare niente. Possiamo sfruttare il sole che splende quasi 12 mesi all’ anno nelle regioni del Sud, le maree, il vento off shore per produrre energia pulita per alimentare gli elettrolizzatori. Saluti Antonio Saullo