Il Belgio presenta la sua strategia sull’H2: 10 miliardi per sostenere la realizzazione di nuovi terminal per l’import

Nei giorni scorsi il Governo federale belga ha presentato la sua strategia nazionale sull’idrogeno con l’obiettivo di rendere il Paese non solo un crescente crocevia di riferimento per le importazioni ed il transito di H2 in Europa, stanziando a tal fine una importante dotazione economica, ma anche un centro di innovazione tecnologica in materia energetica grazie al ruolo cruciale giocato dal proprio tessuto industriale e dalla rete di partenariati con i paesi vicini e numerosi altri Paesi terzi.

A riferirlo è il Ministero degli Esteri italiano in una nota, in cui viene spiegato che il Primo Ministro belga De Croo ha segnalato come la politica sull’idrogeno costituirà uno dei pilastri essenziali della strategia energetica a lungo termine del Paese (insieme all’eolico rinnovabile e offshore, al nuovo nucleare ed ai combustibili fossili combinati con cattura del carbonio) per continuare ad assicurare la sicurezza energetica. La Ministra per l’Energia Tinne Van der Straeten ha, da parte sua, confermato che il Governo investirà circa mezzo miliardo di euro, già allocato dal PNRR belga, per progetti di ricerca sulla tecnologia dell’idrogeno e si adopererà, anche tramite l’adozione di nuove leggi ad hoc, per facilitare la trasformazione del Belgio in un centro europeo dell’H2, e l’istituzione di un “Consiglio nazionale dell’idrogeno” per favorire il dialogo tra settore pubblico e privato e aiutare le aziende belghe nel loro percorso di internazionalizzazione.

La Ministra dell’Energia ha inoltre informato di aver lanciato un bando per sostenere la realizzazione degli impianti necessari all’importazione dell’idrogeno e velocizzare così l’immissione del vettore energetico nel Paese, prevedendo una dotazione di 10 miliardi di euro a favore di progetti che soddisfino determinate condizioni e possano essere completati entro il 31 luglio 2026.