Il Friuli-Venezia Giulia stanzia nuovi fondi regionali per la filiera dell’H2
Con una manovra finanziaria da 652 milioni di euro complessivi la Regione Friuli-Venezia Giulia stanzia nuove risorse per diversi progetti, alcuni dei quali riguardano direttamente lo sviluppo della filiera dell’idrogeno.
Quella che l’Assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha definito “una manovra finanziaria robusta”, che “assicura copertura a tutti i settori strategici della Regione”, destina infatti un finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro per il progetto della hydrogen valley transfrontaliera del Nord Adriatico, in fase di sviluppo insieme a Slovenia e Croazia. Si tratta di una delle prime valli dell’idrogeno europee a coinvolgere più di uno Stato membro, che verrà sviluppata anche grazie ai 25 milioni di euro di finanziamenti già ottenuti dall’UE tramite il bando Horizon Europe per i fondi destinati alle hydrogen valely di larga scala. Risorse comunitaria a cui ora si aggiungeranno anche quelle messe a disposizione dal Friuli-Venezia Giulia.
Ma non è tutto: nella manovra approvata in via preliminare dalla Giunta del Presidente Massimiliano Fedriga – come spiegato in una nota ufficiale – vengono infatti stanziati anche 14 milioni di euro a favore delle imprese che svilupperanno progetti relativi alla filiera dell’H2.
Nel provvedimento sono poi previsti fondi destinati agli interporti regionali per opere immediatamente cantierabili finalizzate a una migliore funzionalità della logistica, e anche 15 milioni di euro destinati all’aumento di capitale di Insiel per la realizzazione di un data center. Nel dettaglio delle competenze delle direzioni dell’amministrazione regionale i 652 milioni vengono così suddivisi: 44 milioni alle attività produttive e turismo; 46 milioni alle risorse agroalimentari forestali e ittiche; 33,41 milioni alla difesa dell’ambiente; 44,90 milioni a infrastrutture e territorio; 9,48 milioni a cultura e sport; 20,36 milioni a lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia; 9,01 milioni alla protezione civile; 115 milioni a salute, politiche sociali e disabilità; 0,18 milioni ad autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione; 144,46 milioni a patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi; 185,67 milioni alle finanze.