Il gruppo chimico Solvay debutta nel settore dell’idrogeno con una piattaforma di prodotti dedicata

Anche il colosso multinazionale della chimica Solvay – attivo in Italia fin dai primi del ‘900 con lo storico stabilimento di Rosignano, in Toscana – ha deciso di entrare a pieno titolo nel nascente mercato dell’idrogeno, varando una nuova piattaforma dedicata.

Tramite questa iniziativa il gruppo belga intende integrare le diverse soluzioni tecnologiche nei settori della chimica e dei materiali destinate alla filiera dell’H2, a partire dalla sua tecnologia per le membrane polimeriche (ion conducting polymer), che costituiscono un elemento essenziale nel processo di produzione dell’idrogeno venendo impiegate sia negli elettrolizzatori sia nelle celle a combustibile.

Creando questa nuova piattaforma – si legge in una nota della società – Solvay rafforza il suo impegno nella filiera dell’H2, che si esprimerà attraverso la costituzione di un team di esperti dedicato allo sviluppo, alla progettazione e alla commercializzazione di queste soluzioni tecnologiche: oltre alle membrane, proposte sul mercato col brand Aquivion®, l’azienda sta studiando anche nuove cisterne per lo stoccaggio dell’idrogeno.

“L’economia dell’idrogeno sta decollando e con la nostra nuova piattaforma dedicata lavoreremo in partnership con i nostri clienti nei settori dell’elettrolisi e delle fuel cell per dare il nostro contributo a questo percorso” ha commentato il CEO di Solvay Ilham Kadri. “L’idrogeno verde sarà uno dei più competitivi combustibili low carbon per le applicazioni nel trasporto, nel prossimo futuro, e sono molto orgoglioso che la tecnologia delle membrane di Solvay possa dare un contributo chiave a questa transizione verso una mobilità più sostenibile”. Nell’ambito di questa iniziativa –che rientra nel programma One Planet avviato del gruppo – Solvay ha anche aderito all’Hydrogen Council.

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