Il porto di Genova chiede finanziamenti al MITE per installare un elettrolizzatore e produrre idrogeno green
Il porto di Genova si candida a diventare una ‘hydrogen valley’ progettando di installare all’interno dello scalo un elettrolizzatore alimentato da pannelli fotovoltaici, con cui produrre idrogeno green da utilizzare per alimentare mezzi stradali, comprese 5 nuove auto di servizio a fuel cell che verranno acquistate dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
È questo infatti uno dei 20 progetti che l’ente ha inviato al Ministero della Transizione Ecologica per ottenere i finanziamenti del programma ‘Green Ports’, un’iniziativa – connessa al PNRR – per cui il MITE ha a disposizione 270 milioni di euro da distribuire alle AdSP del Nord Italia, e per cui lo scorso agosto il dicastero guidato da Roberto Cingolani aveva avviato una procedurea di richiesta di manifestazioni d’interesse.
Tutti i progetti avanzati dall’authority ligure (che governa i porti di Genova e Savona) riguardano ovviamente – è la condizione per accedere ai finanziamenti – lo sviluppo di impianti sostenibili per ridurre l’utilizzo di fonti fossili e le conseguenti emissioni CO2, con l’obbiettivo di rendere gli scali ‘a impatto zero’.
Al centro dell’azione progettuale dell’ente c’è l’installazione di pannelli fotovoltaici per produrre energia rinnovabile con cui alimentare l’illuminazione pubblica portuale e rifornire di energia la mobilità sostenibile in ambito portuale.
Nello specifico, a Genova è prevista la realizzazione di più impianti fotovoltaici gestiti da un sistema di ‘Port Grid’ evoluto, da realizzarsi nelle aree portuali industriali e commerciali di Levante e Ponente. Inoltre, è prevista l’installazione di un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno verde, alimentato dagli stessi impianti fotovoltaici, per rifornire di H2 green nuovi mezzi operativi dell’Autorità di Sistema Portuale. Lo stesso ente prevede infatti di sostituire l’attuale parco macchine con 21 mezzi operativi totalmente elettrici e con 5 alimentati a idrogeno.
Anche a Savona è prevista la realizzazione di più impianti fotovoltaici gestiti da una ‘Port Grid’ integrata con sistemi di accumulo, che permetterà sia di gestire e controllare gli impianti elettrici (smart-grid), sia di incrementare la sostenibilità del porto: l’energia rinnovabile prodotta sarà usata per l’alimentazione dell’illuminazione pubblica e delle colonnine di ricarica per i mezzi elettrici dell’AdSP.
Nei prossimi 60 giorni l’apposita Commissione nominata dal Ministero della Transizione Ecologica valuterà le proposte progettuali ammesse al finanziamento.