Il Presidente della UK Hydrogen and Fuel Cell Association si dimette in ‘polemica’ con il sostegno all’H2 blu

Il Governo di Londra, nel suo nuovo piano nazionale sull’idrogeno presentato nei giorni scorsi, ha deciso di sostenere anche lo sviluppo dell’idrogeno blu, e non solo di quello verde: una decisione che – evidentemente – non è piaciuta al Presidente della UK Hydrogen and Fuel Cell Association (UKHFCA) Christopher Jakson, il quale ha rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di vertice dell’associazione.

L’imprenditore britannico, che nel 2019 ha fondato Protium Green Solutions per sviluppare tecnologie legate all’idrogeno verde, con un lungo post su Linkedin ha ammesso di non poter essere neutrale sul tema dei colori dell’idrogeno, e per tale motivo ha ritenuto di non poter più presiedere la UKHFCA, che guidava da maggio 2020.

Nel suo post Jakson ammette che l’H2 green non può essere il ‘silver bullet’ (il proiettile d’argento) della transizione energetica, e che saranno necessarie più soluzioni tra loro complementari. Ma, pur dicendosi convinto che “non esista una sola risposta giusta” ai problemi ambientali e climatici, l’ormai ex Presidente dell’associazione nazionale britannica aggiunge che “esistono soluzioni sbagliate”, annoverando tra esse l’idrogeno blu.

“Sono convinto che tradirei le future generazioni se restassi in silenzio e non denunciassi il fatto che l’idrogeno blu può essere nella migliore delle ipotesi una costosa distrazione e, nella peggiore, un ostacolo all’abbandono delle fonti fossili che sicuramente renderà impossibile raggiungere i nostri target di decarbonizzazione”.

Alla luce di tali convinzioni Jakson ha quindi ritenuto di non poter più presiedere l’UKHFCA, “un ruolo che mi ha imposto di difendere l’interesse di tutti, anche su temi riguardo ai quali mi trovato in disaccordo. Una cosa che in tutta coscienza non posso continuare a fare”.

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