IMI Critical Engineering testa con successo il suo elettrolizzatore PEM, IMI VIVO, in Sardegna
Il gruppo britannico IMI Critical Engineering ha completato con successo il primo test di produzione di idrogeno utilizzando il suo nuovo elettrolizzatore PEM (polymer electrolyte membrane) IMI VIVO.
La sperimentazione è avvenuta presso lo stabilimento da 16.000 metri quadrati che la controllata italiana IMI Remosa ha da poco inaugurato in Sardegna, utilizzando un esemplare di IMI VIVO da 200 kW che ha generato 4 Kg di idrogeno verde all’ora ad una pressione di 30barg (bar gauge). L’esito positivo di questo primo test apre la strada all’installazione di una serie di elettrolizzatori presso centri di ricerca in Gran Bretagna e in Europa, che IMI effettuerà nel corso del 2023 e 2024.
L’IMI VIVO sarà disponibile in diverse classi di potenza, da 100 kW a 5 MW, e potrà essere sviluppato e adattato in base alle specifiche esigenze di utilizzo, che secondo il gruppo britannico riguarderanno diverse applicazioni in ambito power-to-mobility, power-to-gas e power-to-power.
“La prima produzione di idrogeno segna un momento di svolta per la nostra azienda” ha dichiarato Jackie Hu, Divisional Managing Director di IMI Critical Engineering. “Abbiamo investito molto nella tecnologia di elettrolizzatori PEM e, anche se questo è soltanto il primo passo di quello che sarà un lungo percorso, oggi è un giorno importante che avvicina il debutto del IMI VIVO sul mercato”. Il macchinario verrà realizzato nello stesso stabilimento sardo di IMI Remosa in cui si è svolto questo test pilota.
“Anche se rimangono dei dubbi su quanto sia realistico centrare alcuni ambiziosi target di breve termine fissati dall’UE, in tema di produzione di idrogeno, molte aziende energetiche e utility stanno procedendo con i loro piani di ricerca e sviluppo in questa direzione, e la nostra esperienza e competenza nella generazione elettrica tradizionale, unite al nostro impegno nello sviluppo di soluzioni innovative, ci posizionano come un partner ideale di questo percorso di transizione” ha concluso Jackie Hu.