In Oman formalizzati 6 progetti per la produzione di H2 green su larga scala: previsti 15 GW di elettrolisi e 20 miliardi di dollari di investimenti
Hydrogen Oman (Hydrom), ente governativo controllato da Energy Development Oman, a valle della definizione di un quadro normativo preciso in tema di idrogeno da parte del Ministero dell’Energia e delle Risorse Minerarie, ha firmato 6 accordi con player internazionali per lo sviluppo di altrettanti progetti relativi alla produzione di H2 green.
Tutte queste iniziative, che verranno realizzate nei pressi delle aree portuali di Duqm e Salalah, prevedono l’installazione di una capacità di elettrolisi che dovrebbe raggiungere complessivamente i 15 GW, per una produzione di 700.000 tonnellate di idrogeno verde all’anno (destinato in parte al consumo locale e in parte ad essere trasformato in carrier destinati all’export), a fronte di investimenti stimati in oltre 20 miliardi di dollari (incluse nuove infrastrutture, come pipeline, che verranno condivise da più di un progetto).
I progetti sono promossi da: BP Alternative Energy Investments Limited, che ne svilupperà uno a Duqm e un altro a Dhofar; Green Energy Oman (GEO), Green Hydrogen and Chemicals SPC (controllata da ACME); il consorzio Hyport Duqm e il consorzio SalalaH2. I contratti appena stipulati, secondo quanto riportato da diverse agenzie, avranno una durata di 47 anni: 7 anni per lo sviluppo e la realizzazione degli impianti e 40 anni per la gestione operativa degli stessi.