Innovation Fund ‘large scale’: l’UE assegna 3,6 miliardi a 41 progetti (solo 1 è italiano, e non riguarda l’idrogeno)

La Commissione Europea ha assegnato 3,6 miliardi di euro nell’ambito dell’ultima call dell’Innovation Fund per progetti ‘large scale’ lanciata lo scorso novembre, ammettendo al programma 41 iniziative provenienti da 15 Stati membri – Austria, Belgio Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia – e anche dalla Norvegia (che non è membro dell’UE).

Molti di essi riguardano l’idrogeno, sia dal punto di vista delle tecnologie per produrlo sia da quello del suo utilizzo per decarbonizzare diverse filiere industriali, mentre l’unica iniziativa italiana ammessa ai finanziamenti (promossa dal gruppo Eni) non ha nulla a che fare con l’H2.

Una situazione che conferma le ultime analisi realizzate da diversi soggetti, come il Politecnico di Milano, che ha definito il Belpaese il ‘fanalino’ di coda dei progetti per l’idrogeno in ambito europeo.

Tornando alla call dell’Innovation Fund, i progetti – che entreranno in funzione entro il 2030 e saranno in grado di evitare l’emissione di 221 milioni di tonnellate di CO2 nei loro primi 10 anni di attività – riguardano 4 diversi topic: “general decarbonisation”; “industry electrification and hydrogen”; “clean tech manufacturing”; “mid-sized pilots”.

Le iniziative finanziate nella categoria “industry electrification and hydrogen” sono 13 e riceveranno complessivamente 1,2 miliardi di euro.

Nel dettaglio – come si evince dalla tabella pubblicata sul sito della Commissione, che riepiloga tutti i progetti finanziati con questa call dell’Innovation Fund – si tratta di H2 Green Steel Boden Phase 1 (Svezia); GREENH2ATLANTIC (Portogallo); electroMethanol-Rhône (Francia); TARRAGONA NETWORK HYDROGEN (Spagna); Columbus (Belgio); GREEN MEIGA (Spagna); H2M (Olanda); ASTURIAS H2 VALLEY (Spagna); EnergHys (Olanda); TRISKELION (Spagna); HydrOxy (Germania); GAP – FFI Holmaneset (Norvegia); GRAMLI – Green Ammonia Linz (Austria).

L’H2, tuttavia, compare anche in progetti afferenti agli altri topic della call: nella categoria “general decarbonisation” riguardano in qualche modo l’idrogeno i progetti BioOstrand (Svezia); H2Sines.Rdam (Portogallo-Olanda) e IRIS (Grecia).

Nella categoria “clean tech manufacturing” riguardano l’idrogeno i progetti TopSOEC (Svezia) e HyNCREASE (Germania), e sono due i progetti relativi all’H2 anche nell’ambito del topic “mid-sized pilots”, ovvero SEAWORTHY (Spagna) e CFCPILOT4CCS (Olanda).

Come detto, l’Italia è riuscita a ‘piazzare’ un solo progetto tra i 41 finanziati da questa call dell’Innovation Fund ‘large scale’, che peraltro non riguarda l’idrogeno ma invece l’industria chimica.

Si tratta di SC-HOOP, iniziativa promossa da Versalis (Gruppo Eni) con l’obbiettivo di valorizzare rifiuti plastici che al momento non vengono riciclati per produrre nafta riciclata che può sostituire la nafta vergine come base per la produzione di nuovi polimeri.