Italgas realizzerà un impianto per produrre idrogeno verde in Sardegna, in partnership con CRS4

Italgas, l’operatore statale della rete di distribuzione del gas, e CRS4 – Centro di Ricerca del Parco tecnologico della Sardegna lavoreranno insieme per produrre idrogeno verde sull’isola.

E’ questo infatti l’oggetto di un protocollo d’intesa appena firmato dai due soggetti, che studieranno e realizzeranno in Sardegna un impianto ‘power to gas’ in grado di utilizzare energia elettrica da fonte rinnovabile per produrre combustibili green come idrogeno verde e metano sintetico.

Più nello specifico, il progetto consiste nella realizzazione di un impianto di produzione di gas rinnovabile da localizzare sull’isola e collegare con le nuove reti di distribuzione ‘native digitali’ installate in Sardegna da Italgas. Il sito produttivo sarà costituito da un parco di energia rinnovabile, da un elettrolizzatore che servirà a generare idrogeno e ossigeno e da una sezione di metanazione per trasformare parte dell’H2 in gas naturale sintetico.

L’obbiettivo dell’iniziativa – come spiega Italgas in una nota – è quello di testare la produzione dei due gas da fonte rinnovabile e di verificare il loro potenziale nella fornitura di utenze industriali (idrogeno) e domestiche (idrogeno e metano sintetico, eventualmente miscelati col gas naturale).

Nell’ambito della prima fase di questo progetto il CRS4 ha condotto, insieme con il Politecnico di Torino, un’analisi del territorio e delle tipologie di realtà produttive regionali ideali per definire gli scenari di realizzazione dell’impianto pilota.

“Il progetto di Italgas e CRS4 concilia l’esigenza di individuare nuove e più efficienti forme di conservazione dell’energia con la possibilità di produrre gas rinnovabili come idrogeno e metano sintetico a beneficio del territorio sardo e delle sue attività produttive potendo contare sull’utilizzo delle reti native digitali che stiamo realizzando sull’isola” ha spiegato Paolo Gallo, Amministratore delegato di Italgas. “Siamo per questo lieti di poter sviluppare un progetto così innovativo con la collaborazione di un centro di eccellenza per la Sardegna e di farlo in una regione dove abbiamo pianificato altri 400 milioni di investimenti al 2026”.

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