La britannica SSE pensa a convertire i suoi siti di stoccaggio: dal metano ai ‘green’ gas, compreso l’H2

Stoccare gas naturale, in Gran Bretagna, non è più così profittevole, anzi: SSE, uno dei principali operatori del Paese, sta quindi valutando la possibilità di convertire i suoi impianti e adattarli a contenere i cosiddetti ‘green’ gas a basso contenuto di carbonio, compreso ovviamente l’idrogeno.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, commentando i dati trimestrali del gruppo – che è uno dei più grandi della Gran Bretagna in questo settore, gestendo il 40% di tutta la capacità di stoccaggio di gas del Paese – il CEO di SSE Alistair Phillips-Davies ha dichiarato che “questo business sta avendo grossi problemi a generare profitti”, e infatti la società ha chiuso i primi 4 mesi del 2021 in perdita.

Motivo per cui il manager ha ammesso che l’azienda sta seriamente pensando di riconvertire i propri asset per destinarli nel prossimo futuro allo stoccaggio di gas a basso contenuto di carbonio, compreso l’idrogeno.

Tradizionalmente i depositi venivano riforniti di metano in estate, per poter poi utilizzare il gas in inverno quando la domanda è più elevata. Ma negli ultimi anni il Regno Unito ha attivato nuovi collegamenti via pipeline con l’Europa, e ha iniziato ad importate anche GNL via mare per compensare le consegne via tubo. Un assetto che rende sempre meno necessari, e quindi utilizzati, i classici siti di stoccaggio. Strutture che tuttavia potrebbero vivere una ‘seconda’ giovinezza se ridestinate a stoccare H2, con cui il Governo di Londra (così come stanno facendo molte altre cancellerie del Vecchio Continente) pensa di rimpiazzare il gas naturale in diversi settori.

Bloomberg ricorda che SSE non è il primo operatori britannico dello stoccaggio di gas naturale a trovarsi alle prese con un business che non sembra più capace di generare profitti, almeno sul mercato locale: già nel 2017 Centrica, altro player del comparto, aveva chiuso il sito di Rough, il più grande di tutto il Regno Unito, a causa di problemi tecnici che sarebbe stato antieconomico risolvere senza un sostegno pubblico diretto. Recentemente, la società ha rivelato di stare valutando la possibilità di convertire questo impianto proprio allo stoccaggi di idrogeno.

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